L’informazione e la comunicazione possono rappresentare strumenti importanti per offrire occasioni di conoscenza e quindi di possibile evoluzione, ma così come un coltello, che può avere valenza ed utilizzo positivi (ad esempio per il taglio e la suddivisione del pane o di cibo in genere) ma anche negativi (ad esempio per ferire od uccidere), anche la comunicazione e l’informazione possono essere utilizzate per fini e scopi utilitaristici, politici ed economici e quindi per condizionare gli individui e manovrarli come burattini per esercitare potere nei suoi vari aspetti. Lo stato di coscienza e di maturazione dell’individuo e le proprie capacità critiche e di analisi sono tra le armi che ogni individuo ha per perseguire la propria indipendenza e la propria libertà.
Questo è un mio schizzo a china del 1986, intitolato “L’Imbrigliato”, che rappresenta un uomo simbolicamente in posa di stallo riflessivo alle prese con fili pronti a limitarne i movimenti, bozzetto di studio per la realizzazione di un’opera sul tema dei condizionamenti derivati dall’informazione senza scrupoli.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa