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Flatiron Building: il “ferro da stiro” più grande del mondo

Oggi vi vogliamo parlare di stiratura… scherziamo, parliamo invece di un’iconica costruzione architettonica che da inizio ‘900 svetta su New York.
Flatiron Building

Flatiron Building: il “ferro da stiro” più grande del mondo

Flatiron Building
Oggi vi vogliamo parlare di stiratura… scherziamo, parliamo invece di un’iconica costruzione architettonica che da inizio ‘900 svetta su New York.

Anche se non avete mai visitato New York lo avrete visto in decine e decine di film e serie TV. Stiamo parlando del Flatiron Building (che tradotto sarebbe l’edificio ferro da stiro)  un’iconica costruzione sita a Manhattan, uno dei cinque distretti della città americana.

Il perchè ci interessa parlarne lo intuite già dalla foto e dal nome, coniato spontaneamente dai cittadini della Grande Mela a causa della forma che molto ricorda un ferro da stiro come quelli in voga nel XX secolo. Parliamo però anche di un edificio che ha fatto la storia.

Edificato su un lotto triangolare compreso tra la 23a strada, la Fifth Avenue e Broadway dall’architetto Daniel Burnham, nel 1902 era uno dei più alti edifici di New York con i suoi 86,9 metri di altezza.

Flatiron Building, originariamente Fuller Building (dal promotore dell’edificio George Fuller), è un grattacielo con struttura in acciaio ad oggi uno dei più antichi grattacieli sopravvissuti della città.

Il Flatiron Building sulla Fifth Avenue è significativo non solo per il suo aspetto insolito, ma anche come uno degli edifici chiave del movimento classicista Beaux-Arts, uno stile architettonico neoclassico insegnato all’École des Beaux-Arts a Parigi. La caratteristica dello stile Beaux-Arts è il riferimento più o meno esplicito a un insieme di stili passati riconosciuti come compatibili, come il neoclassico, il neobarocco, il neorinascimentale, il neobizantino, il neoromanico con una tendenza costante a cercare un equilibrio dei volumi.

Ad oggi l’edificio è di proprietà di Sorgente Group, una holding attiva (anche) nel settore immobiliare, società che pone le sue origini in Italia nel 1910 e che ancora oggi ha una sede operativa a Roma.

A proposito d’Italia

Anche noi possiamo vantare eccezionalità architettoniche che in parte ricordano il Flatiron Buinding di New York. Due sono gli edifici che la stessa Wikipedia cita come voci correlate al più famoso sopracitato e sono: Casa Scaccabarozzi e il Palazzo Reale di Potenza.

La prima, Casa Scaccabarozzi è conosciuta come “fetta di polenta” ed è situata a Torino nel quartiere Vanchiglia. La sua particolarità e l’origine del suo soprannome risiedono nel suo color giallo ocra e soprattutto nella singolare pianta trapezoidale e molto sottile dell’edificio, simile a una “fetta di polenta” appunto, e che fa sì che uno dei prospetti laterali misuri appena cinquantaquattro centimetri. Nella gallery presente a fondo articolo potrete ammirarla sia nella versione storica che nella attuale.

Il Palazzo Reale di Potenza la cui pianta trapezoidale scalena, si caratterizza per una struttura ed una morfologia molto particolari, in cui una delle tre dimensioni spaziali è molto più ridotta delle altre due, dando origine ad un edificio stretto e sottile. Se avete già dato un occhio alla foto (sotto) vi starete domandando se davvero il Re avesse abitato in tale palazzo. La risposta è no! Il palazzo difatti semplicemente prende il nome dall’ingegnere proprietario dell’azienda a cui venne affidata la costruzione, ovvero l’ing. Saverio Reale.

 

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Emiliano Cecchi
Emiliano Cecchi

Emiliano Cecchi

Web Designer per la PuntoWeb.Net sas, mi occupo anche di editoria online sin dal lontano 1996. Già ideatore e curatore di vari portali, sono il co-founder di LiquidArte.it dove svolgo anche il ruolo di content manager. Sono appassionato di storia e di tutto quanto può accrescere la mia cultura.
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