Si sono svolte ieri le finali nazionali di Miss Arte Moda Italia, il concorso di bellezza che ha portato l’attenzione del pubblico e dei media sul tema della Body Positivity.
Undici eventi paralleli fra Romagna e Marche per raccontare le varie sfaccettature del binomio arte e bellezza, lontano dai cliché e dai classici format: una vera kermesse multiartistica dove si sono susseguiti momenti ludici e di approfondimento, sport, scoperta del territorio e degustazioni.
La serata finale con sfilata si è svolta a Gabicce, al rinnovato Mississippi, su quella passerella che già negli anni ’60 era celebre per rappresentare un’ideale di bellezza e jet set pionieristico e che con Miss Arte Moda Italia ha dato prova di voler oggi rappresentare ancora un cambiamento. Bellezza intesa come personalità, talento ma soprattutto “consapevolezza”.
Questo il tema della serata, sull’onda del libro che la scrittrice Diana Cardenas Perez ha presentato al pubblico pomeridiano: una profonda accettazione del sé e della propria fisicità che non ha nulla a che fare con la rassegnazione e tantomeno con l’osservazione dei propri difetti, ma che è un affettuoso abbraccio delle proprie caratteristiche.
Un percorso certo, come quello che ha portato le 13 finaliste a vivere questa indimenticabile esperienza: un concorso dove non ci sono stati numeri, taglie, forme ed età anagrafiche ma solo la voglia di divertirsi, mostrare la propria personalità e mandare un messaggio di body positivity, di rinascita e di rinvincita personale.
Storie di donne con vissuti diversi, come quella della modella Viola Turrisi di Legnano (MI), scelta dal regista ed atleta surfista Carlo Grotti Trevisan per uno shooting dedicato al fitness: una ragazza che, con fermezza, insegue le sue passioni. Ha sfilato con la mamma, Sara Florio, donna meravigliosa che insegna alle sue tre figlie, citando Sophia Loren, come niente renda una donna più bella del sentirsi lei stessa bella.
Un fascino profondo, che non deve essere privo di difetti ma deve saperli indossare, come ha ricordato Ivan Drudi, regista dedito ai temi sociali, protagonista di uno degli eventi del pomeriggio. Per i suoi prossimi corti ha scelto due volti, quello di Barbara Tumidei, di Forlì, e della giovane Viola Turrisi.
Vola invece a Basiglio (MI) il premio dedicato alla musica, sarà infatti la talentuosa Giulia Lombardo a comparire in uno dei video della Dream Factory Studio. Una passione per la moda, un’attitudine da stilista e la freschezza dei sui 16 anni hanno convinto Carlo Grotti Trevisan a volerla in uno dei suoi prossimi lavori.
Ad Ilaria Varvello la menzione speciale per la personalità e l’affetto delle compagne di avventura in questa finale Daniela Pugliese, Grazia Foti, Rossella Chionna, Ermira Pasho, Bernarda Lena e Miriam Cassanelli, premiata con la fascia social della Luisè Social Media in virtù delle sue molteplici attività artistiche.
Con il Black Shopping Weekend di contorno, il supporto dell’associazione commercianti Gabicce Futura e della Fondazione Visit Gabicce e le svariate attività trasversali è stato davvero un fine settimana di grandi iniziative e di messaggi importanti: anche i concorsi di bellezza si adeguano ai tempi.
È questo il caso di Miss Arte Moda Italia e del messaggio di consapevolezza emerso dalle storie che hanno sfilato in passerella. Storie di vita e di quotidianità, indipendenti dalle forme, dalle taglie e dai costrutti.