I teenager sono spesso stati presenti nelle serie tv americane di ambientazione famigliare ma è a partire dagli anni Novanta che conquistano un’autonomia narrativa e il teen drama nasce e si sviluppa diffondendosi poi anche con prodotti autoctoni sulle tv europee.
BETRAYED ADOLESCENCE
I teenager diventano protagonisti grazie a un meccanismo di identificazione reso ancora più forte dalla serialità della tv: di puntata in puntata, e quindi di settimana in settimana, e poi di anno in anno, i giovani spettatori crescono insieme ai protagonisti sullo schermo.
È possibile distinguere due sottogeneri: il teen drama di ambientazione realistica e quello di ambientazione fantastica, grazie all’ibridazione con altri generi come l’horror, il fantasy, la fantascienza. Il centro del racconto è sempre il cosiddetto gruppo dei pari, cioè il gruppo di adolescenti, tra loro connessi grazie a legami di amicizia e di appartenenza. Costituisce quasi una famiglia parallela, e talvolta opposta, a quella di origine.
Quest’ultima e il mondo degli adulti sono una realtà a parte da cui affrancarsi e rendersi autonomi. Ambiente ricorrente è poi quello scolastico, prima vera ribalta sociale con la quale i giovani si confrontano.
Il teen drama può anche essere letto come un proseguimento tanto del romanzo di formazione quanto del romanzo per ragazzi. Questo perché mette spesso in scena un percorso di crescita: i protagonisti affrontano una serie di eventi e si confrontano con diversi temi che innescano un lento mutamento, e una progressiva entrata nell’età adulta. L’adolescente è così alla ricerca di una sua nuova identità, percorso che affronta spesso con un senso di solitudine, diversità, alienazione. Questa oscillazione costante è uno dei punti di forza del teen drama.
Durante questi decenni però ogni serie ha interpretato questa dinamica in maniera diversa, calandola nel contesto storico e sociale del momento e provando così a raccontare generazioni differenti. Senza dimenticare che, essendo un prodotto di finzione, il teen drama mette sempre in scena non l’adolescenza così com’è ma una sua rappresentazione, secondo gli stili narrativi e visivi di un determinato periodo.