L’Amministrazione Comunale di FORLÌ e il Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri presentano alla città la Stagione 2023/24 del TEATRO DIEGO FABBRI, realizzata con il costante e prezioso sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e “costruita” nel solco tracciato negli anni della loro virtuosa collaborazione, ovvero: pluralità di linguaggi, altissima qualità, espressioni originali e innovative, protagonisti di pregio e chiara fama con i quali saranno aperti momenti di incontro e approfondimento. Una Stagione composta da 40 eventi, alcuni dei quali proposti in più repliche, che vuole confermare il Diego Fabbri come Teatro d’arte e popolare, luogo inclusivo, accessibile a tutti, spazio comunitario e punto di riferimento privilegiato per la vita culturale di Forlì e dei suoi cittadini.
La Stagione Teatrale 2023/24 del Diego Fabbri, con la Direzione Artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, conferma l’impostazione in rassegne contraddistinte da specifici linguaggi espressivi, a loro volta declinati in molteplici direzioni, intrecciando tradizione e innovazione e con temi e sguardi rivolti alla riflessione e all’ironia, alla memoria e all’attualità. Un concentrato di emozioni e bellezza per affascinare e incuriosire i pubblici di tutte le età.
La rassegna dedicata alla PROSA conferma la programmazione su tre turni – venerdì e sabato sera e la domenica pomeriggio – e presenta un cartellone di indiscutibile prestigio inaugurato da Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, protagoniste di Maria Stuarda di Friedrich Schiller con la regia di Davide Livermore. Seguono: Lodo Guenzi nel “giallo” Trappola per topi, tratto dal best seller di Agatha Christie; l’originale rilettura registica di Leonardo Lidi di Zio Vanja di Čechov, fresco di debutto all’ultima edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto; Mine vaganti, spettacolo che Ferzan Ozpetek, alla sua prima regia teatrale, ha scritto e diretto dopo il successo dell’omonimo film; Enrico Guarneri e Nadia De Luca in Storia di una capinera di Giovanni Verga con la regia di Guglielmo Ferro. Le atmosfere sognanti, eteree e malinconiche di Federico Fellini rivivranno sul palcoscenico grazie a Monica Guerritore e Claudio Casadio, protagonisti di Ginger & Fred, nuovissima co-produzione di Accademia Perduta e adattamento della stessa Guerritore dell’omonimo film del Maestro riminese. In chiusura di rassegna il divertentissimo Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta. Tutti questi grandi Artisti animeranno anche lo spazio del Ridotto con i tradizionali Incontri col pubblico programmati nel secondo giorno di permanenza degli spettacoli in Teatro.
L’intrattenimento COMICO avrà per protagonisti Katia Follesa e Angelo Pisani con l’esilarante spettacolo sulla vita di coppia Ti posso spiegare!, Debora Villa con il recital 20 di risate, Filippo Caccamo con il nuovo show Le filippiche e Giuseppe Giacobazzi con Il pedone, per il quale è in programma una seconda replica Fuori Abbonamento.
Grandi nomi anche per il cartellone MODERNO, quest’anno ampliato con il coinvolgimento del rinnovato spazio del Teatro PICCOLO e declinato pertanto nelle rassegne Moderno Diego Fabbri e Moderno Piccolo. Alla prima, di segno più brillante, appartengono Edoardo Leo, Stefano Fresi, Paola Minaccioni, Angela Finocchiaro, Bruno Stori e Claudio Bisio; nella seconda sono ospiti Valeria Solarino con Gerico Innocenza Rosa, intenso spettacolo sull’identità di genere; Paola Turci nell’autobiografico Mi amerò lo stesso; Giovanni Scifoni con Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo; Arianna Porcelli Safonov con la comicità sofisticata di Fiabafobia, Andrea Pennacchi con Pojana e i suoi fratelli. Il Teatro Piccolo presenterà poi, in separata sede, la sua nuova, particolarissima Stagione che, oltre a coinvolgere i suddetti titoli, comprenderà titoli scelti tra le eccellenze del Contemporaneo e del Teatro Ragazzi italiani.
Al pubblico dei bambini e delle famiglie il Teatro Diego Fabbri rivolge come sempre particolare attenzione proponendo il cartellone FAMILY, realizzato in collaborazione con il Centro Famiglie della Romagna forlivese, con quattro matinée a ingresso gratuito, in occasione delle principali festività. I titoli in cartellone, con alcune delle più fortunate produzioni di Accademia Perduta, sono: Chi ha paura di Denti di ferro?, fiaba della tradizione popolare portato in scena dalla compagnia TCP Tanti Cosi Progetti; il classico I musicanti di Brema del Teatro Perdavvero; L’acciarino magico di Andersen della compagnia Il Baule Volante e Peter Pan della Factory Compagnia Transadriatica.
La rassegna DANZA & MUSICAL presenta, come sempre, diverse declinazioni dell’arte coreutica: dal balletto su punte del repertorio classico, Il lago dei cigni della Compagnia Almatanz con le coreografie di Luigi Martelletta, alla danza moderna di Spellbound Ballet con Rossini Ouvertures, spettacolo che celebra la figura umana e artistica di Gioacchino Rossini, con la firma di Mauro Astolfi. Il terzo appuntamento della rassegna sarà con il grande e celeberrimo musical Sister Act, con regia di Chiara Noschese e coreografie di Nadia Scherani. Lo spettacolo sarà rappresentato anche per una seconda replica FUORI ABBONAMENTO. Il cartellone Danza & Musical è completato dallo spettacolo Felliniana della compagnia Artemis Danza e con le coreografie e la regia di Monica Casadei. L’appuntamento è programmato Fuori Abbonamento in occasione dell’anniversario e in ricordo di Aurelio Angelucci. Ancora Fuori Abbonamento, altri straordinari appuntamenti: Taxi a due piazze, brillante ed esilarante commedia di Ray Cooney, un evergreen che, per la prima volta, viene portato in scena in versione “rovesciata al femminile” con l’adattamento di Gianluca Ramazzotti e la regia di Chiara Noschese. Protagonista della commedia è Barbara D’Urso, affiancata da Rosalia Porcaro, Franco Oppini, Gianpaolo Gambi, Barbara Terrinoni, Antonio Rampino, Nico Di Crescenzo. La grande musica d’autore sarà protagonista del palcoscenico forlivese grazie al nuovo tour teatrale di Max Gazzè, mentre magia e illusionismo avranno il loro spazio grazie a L’Illusionista Luca Bono con uno spettacolo di grande effetto scenico, emotivo e sofisticate tecnologie, diretto da Arturo Brachetti. Ultimo appuntamento Fuori Abbonamento è un altro travolgente musical: Chicago, con la sua caustica analisi dell’ossessione per la notorietà accompagnato da trascinante musica jazz e swing e sorprendenti coreografie.
PROSA
Ad alzare il sipario sulla nuova Stagione del Teatro Diego Fabbri saranno Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, protagoniste della “Prima” del ri-allestimento di Maria Stuarda, capolavoro di Friedrich Schiller con il quale il regista Davide Livermore continua la sua indagine sul senso e le possibilità del concetto di giustizia nel nostro tempo. La storia è nota: Schiller racconta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I. In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo scontro sarà implacabile. Politica, religione, potere, intrighi e passioni si mescolano in questo potente affresco storico che è anche una sfida per le due straordinarie protagoniste che, vestite con splendidi costumi firmati da Dolce & Gabbana, si contendono ogni sera i ruoli. Sarà infatti una sorpresa anche per le due interpreti scoprire chi vestirà i panni di chi. A decidere la sorte è un gioco teatrale che, nel prologo dello spettacolo, indica chi sarà la regina destinata a regnare e chi quella destinata a perire (3 e 4 novembre ore 21; 5 novembre ore 16).
Il palcoscenico si tingerà di “giallo” con Trappola per topi, commedia di Agatha Christie con un plot ferreo e incalzante, ricco di suspense e ironia. Ne è protagonista Lodo Guenzi insieme a un cast di 7 attori con la regia di Giorgio Gallione. Con la sua atmosfera tipicamente british, la storia si svolge nella pensione Monkswell Manor. I proprietari ricevono gli ospiti mentre è in corso una bruttissima bufera di neve. La sera stessa la radio trasmette la notizia di un omicidio… (1 e 2 dicembre ore 21; 3 dicembre ore 16).
Dopo il debutto al Festival dei 2Mondi di Spoleto, arriva a Forlì Zio Vanja nella rilettura registica di Leonardo Lidi che, dopo Il gabbiano, prosegue il suo percorso sul teatro di Čechov. Scritto nel 1897, Zio Vanja è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano che consente di esplorare senza compromessi le relazioni familiari e interpersonali dei personaggi, la brutalità di una convivenza forzata per lungo tempo tra persone che non provano empatia tra di loro, l’impossibilità di essere felici. Interpretato da un grande cast corale che comprende. con Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna (15 e 16 dicembre ore 21; 17 dicembre ore 16).
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici: Mine vaganti. Al centro della vicenda la famiglia Cantone, proprietaria di un pastificio in un piccolo paese del Sud, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre, interpretato da Francesco Pannofino, desideroso di lasciare in eredità l’azienda ai figli. Tutto precipita quando il figlio Antonio si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il secondogenito tornato da Roma per raccontare anch’egli la sua verità (19 e 20 gennaio ore 21; 21 gennaio ore 16).
Enrico Guarneri e Nadia De Luca sono poi protagonisti di Storia di una capinera di Giovanni Verga, con la regia di Guglielmo Ferro. La vicenda si concentra su un unico nucleo narrativo: la storia della povera Maria, raccontata attraverso le lettere che essa scrive ad una compagna di convento (Marianna). Il cambiamento interiore di Maria nasce da una sua provvisoria liberazione, dal contatto con la natura, dal suo ritrovarsi con la famiglia nelle terre di Monte Ilice mentre a Catania infuria il contagio del colera. La storia si snoda tutta sul filo di un progressivo itinerario spirituale: quella esperienza fa sorgere in lei il senso d’una vita più libera e aperta, e l’avvia a concepire una crescente avversione per l’ambiente conventuale dove ha trascorso da educanda gli anni dell’adolescenza (9 e 10 febbraio ore 21; 11 febbraio ore 16).
Monica Guerritore e Claudio Casadio sono i protagonisti di Ginger & Fred, spettacolo tratto dalla sceneggiatura di Federico Fellini, Tonino Guerra e Tullio Pinelli e co-prodotto da Accademia Perduta. È Natale. Pippo e Amelia, in arte Ginger & Fred, due ex ballerini, famosi un tempo, sono stati invitati a esibirsi nello show natalizio di una televisione privata. L’invito serve alla Produzione solo per riempire lo spazio che chiamano “rigatteria d’antan”. Ma Amelia e Pippo non lo sanno e hanno accettato per ritrovare forse la magia di un tempo o forse un sentimento che si erano negati in gioventù. Nelle ore che precedono lo show i due vengono travolti da un caravanserraglio di personaggi improbabili, sosia, dilettanti allo sbaraglio che aspirano a un attimo di felicità e notorietà. Amelia e Pippo in quel contenitore sgargiante e vociante appaiono come due essenze pure e spaesate… Un grande spettacolo di Compagnia (i due protagonisti sono affiancati da altri sette attori) che porta sul palcoscenico, con l’adattamento e la regia della Guerritore, le atmosfere sognanti, eteree, malinconiche e ironiche del Maestro del cinema italiano (23 e 24 febbraio ore 21, 25 febbraio ore 16).
Chiudono il cartellone Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta con Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?, il ritratto della generazione dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo ma non abbastanza da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa. Un’acutissima commedia degli equivoci che, con ironia, invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e del successo che caratterizzano i nostri tempi (22 e 23 marzo ore 21, 24 marzo ore 16).
COMICO
La rassegna dedicata alla comicità è aperta da Katia Follesa e Angelo Pisani con Ti posso spiegare! Angelo e Katia parleranno della vita di coppia, con sketches comici in cui i due, accompagnati da ballerini che non solo danzeranno, ma saranno anche co-protagonisti della querelle comica, ci porteranno a casa loro e mostreranno le dinamiche uomo-donna alle prese con l’organizzazione di un matrimonio (6 dicembre ore 21).
Segue Debora Villa con il recital Venti di risate in cui il sostantivo “venti” va letto anche come numero in quanto è con questo spettacolo che la simpaticissima attrice festeggia il ventennale della sua straordinaria carriera tra palcoscenico e piccolo schermo (17 gennaio ore 21).
Filippo Caccamo presenta il suo nuovo spettacolo Le Filippiche. Attraverso brillanti monologhi e dialoghi incalzanti, l’artista crea un affresco comico del tutto innovativo che ammicca alle dinamiche del mondo dell’insegnamento, dove nasce la sua prima ispirazione, ma poi si allarga ben oltre il contesto scolastico, abbracciando la vita di tutti i giorni. Con sguardo acuto e sensibile, Caccamo affronta temi universali come l’amore, l’amicizia, le relazioni familiari, le gioie e i problemi quotidiani (17 febbraio ore 21).
Giuseppe Giacobazzi torna sul palcoscenico del Diego Fabbri con Il pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque. Un’ora e mezza di spettacolo, un’ora e mezzo di partita, un’ora e mezzo di monologo comico ma al tempo stesso interiore, che lascia lo spettatore incollato e attento nello scoprire la mossa successiva. In Il pedone vediamo un Giacobazzi sempre più distante dal cabaret vecchio stile e sempre più vicino alla narrazione propria del teatro comico, in un percorso dove non si abbandona mai la risata, presente come in ogni altro spettacolo, ma che diventa anche strumento di riflessione (14 marzo ore 21 e, Fuori Abbonamento, 15 marzo ore 21).
MODERNO DIEGO FABBRI
Il cartellone Moderno sarà quest’anno ampliato con il coinvolgimento del Teatro Piccolo e presenterà due distinti percorsi, Moderno Diego Fabbri e Moderno Piccolo.
Il primo percorso è inaugurato da Edoardo Leo con Ti racconto una storia, un reading-spettacolo con musiche di Jonis Bascir, che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista Edoardo Leo ha raccolto dall’inizio della sua carriera ad oggi. Uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane (17 novembre ore 21).
Si prosegue con Stefano Fresi e lo spettacolo Dioggene, diviso in tre parti (tre quadri) che ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso che si chiama Nemesio Rea e alla sua parabola esistenziale (18 dicembre ore 21).
Stupida Show è un monologo di stand up comedy interpretato da Paola Minaccioni, scritto da Gabriele Di Luca, anche regista insieme a Massimiliano Setti. Uno spettacolo firmato da Carrozzeria Orfeo e co-prodotto da Accademia Perduta in cui Paola Minaccioni ci accompagna nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore (14 gennaio ore 21).
A seguire Angela Finocchiaro e Bruno Stori, protagonisti di Il calamaro gigante, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Genovesi che, insieme ai due interpreti, cura anche l’adattamento per il palcoscenico. La vita di Angela è assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi. Da ragazza, tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola: un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita. In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo, e in comune hanno solo il non sapere come sono finiti lì. Così inizia il loro viaggio che li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che invece hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia (7 marzo ore 21).
Chiude il cartellone Claudio Bisio con La mia vita raccontata male. Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, lo spettacolo, scritto da Francesco Piccolo e diretto da Giorgio Gallione, ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali (9 aprile ore 21).
MODERNO PICCOLO
Valeria Solarino torna a teatro con l’intenso spettacolo Gerico Innocenza Rosa, scritto e diretto da Luana Rondinelli. Uno spettacolo che parla di identità ma che vuole affrontate ogni tipo di discriminazione, una tematica quanto mai attuale trattata con delicatezza attraverso i racconti di Vincenzo che, grazie alla nonna, troverà la forza di fare il suo percorso di transizione per essere Innocenza Rosa (28 novembre ore 21).
Segue Paola Turci con Mi amerò lo stesso, un monologo sincero e divertente in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita. Il racconto della vita di una donna in cui è facile identificarsi: i suoi desideri, le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro. Il tutto legato da alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora a ogni fase della sua esistenza (9 gennaio ore 21).
L’istrionico Giovanni Scifoni presenta poi Fra’. San Francesco la superstar del Medioevo. Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura “pop” di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma (13 gennaio ore 21).
Fiabafobia, lo spettacolo scritto e interpretato dalla sofisticata comica Arianna Porcelli Safonov, è una collana di racconti che indaga sulle fobie che accompagnano la nostra persona, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti. Fiabafobia è stata scritta per ridere e per pensare. Sperando che non ci sia nessuno che abbia paura di ridere e di pensare (24 gennaio ore 21).
Andrea Pennacchi, accompagnato dalle musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, presenta infine Pojana e i suoi fratelli: storie di un nordest che fuori dai confini della Padania pochi conoscono, già raccontate da giornalisti straordinari e sociologi, ma a teatro ancora poco presenti (10 aprile ore 21).
FAMILY Matinée festive a ingresso gratuito
in collaborazione con Centro per le Famiglie della Romagna forlivese
Le matinée di festa che il Teatro Diego Fabbri dedica ai bambini e alle famiglie inizieranno l’8 dicembre alle ore 11 con Chi ha paura di Denti di ferro?, una fiaba della tradizione popolare portata in scena da Danilo Conti della compagnia TCP Tanti Cosi Progetti. Uno spettacolo prodotto da Accademia Perduta che, tra magie e streghe, ha per protagonisti bambini incauti che si avventurano nei boschi per esplorare, superare i pericoli e vivere l’esperienza della scoperta.
In occasione dell’Epifania (ore 11), la compagnia Teatro Perdavvero presenta il classico I musicanti di Brema. I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina. Durante il viaggio, in mezzo al bosco, s’imbattono nella casa dei briganti, dentro alla quale intravedono una tavola piena di cose buone da mangiare. Ma prima di sfamarsi bisogna liberarsi dei briganti e l’unico modo per riuscirvi sarà quello di collaborare…
Il terzo appuntamento sarà con lo spettacolo L’acciarino magico de Il Baule Volante. Lo spettacolo presenta una fiaba di Andersen cara all’immaginario collettivo per i significati reconditi che racchiude: la speranza verso il futuro, l’indomita forza della gioventù, l’importanza del coraggio ma anche della prudenza, superare le paure, domare l’animale misterioso nascosto “laggiù”, farselo amico e poi, nei momenti di pericolo, saperlo evocare e persino cavalcare (4 febbraio ore 11).
In occasione del Carnevale (18 febbraio alle ore 11) chiude la rassegna Peter Pan di Factory Compagnia Transadriatica, la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro richiamo e che a volte si ferma, delle esperienze che ci fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto.
DANZA & MUSICAL
Il cartellone dedicato all’arte coreutica si apre con il travolgente musical Sister Act. A firmare le musiche originali è l’otto volte Premio Oscar Alan Menken che ha spaziato dal soul al funk, fino alle più celebri hit della disco music. La storia è nota: Deloris Van Cartier è una scatenata cantante di night e, suo malgrado, la scomoda testimone di un omicidio. Per proteggerla la polizia la mette al sicuro in un convento. Travestita da suora e costretta ad una condotta che non le si addice, ma finirà per conquistare tutti, trasformando uno stonato coro di suore in un fenomeno musicale (10 dicembre ore 21 e, Fuori Abbonamento, 11 dicembre ore 21).
La Compagnia Almatanz presenta poi un grande classico: Il lago dei cigni con le coreografie di Luigi Martelletta e, ovviamente, le musiche di Čajkovskij. Martelletta sceglie di mettere in scena un lavoro stilisticamente snello, vivace, alleggerendolo di tutti i manierismi che fanno parte del repertorio classico. Non mancheranno però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto molto altro (19 dicembre ore 21).
Rossini Ouvertures sarà infine la proposta della Spellbound Contemporary Ballet. Lo spettacolo celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini di cui, nel 2018, sono ricorsi i 150 anni dalla morte. “Come scrive Alessandro Baricco, la musica di Rossini è una vera e propria ‘follia organizzata’. Intensità, caos puro, smarrimento, fuga schizoide. Ma scappando ha creato qualcosa che non avrebbe mai più potuto essere ripetuto dopo di lui” riferisce Mauro Astolfi, creatore, coreografo e direttore artistico della compagnia (20 febbraio ore 21).
Fuori Abbonamento, l’11 novembre alle ore 21, in occasione dell’anniversario e in ricordo di Aurelio Angelucci, andrà in scena Felliniana della Compagnia Artemis Danza la cui coreografia e regia è firmata da Monica Casadei. Uno spettacolo che vive delle gioie e delle speranze dei clown, delle confidenze della Gradisca, delle voci e dei dialoghi tratti dai film, del profumo della Dolce Vita, dei mille colori del circo e della potenza poetica di Nino Rota.
FUORI ABBONAMENTO
L’eccezionale cartellone di eventi che il Teatro Diego Fabbri propone Fuori Abbonamento, oltre ai già citati Giuseppe Giacobazzi e Sister Act, sarà introdotta da Taxi a due piazze, esilarante commedia degli equivoci di Ray Cooney, diretta da Chiara Noschese e interpretata, nei ruoli principali, da Barbara D’Urso, Rosalia Porcaro, Franco Oppini e Gianpaolo Gambi. Per la prima volta, però, la commedia viene “rovesciata” al femminile, con Barbara d’Urso nei panni della tassista che, per mantenere il segreto della sua bigamia, deve districarsi tra un marito a piazza Risorgimento e un altro a piazza Irnerio, aiutata solo dalla sua amica che ben conosce la sua doppia vita… (25 e 26 novembre ore 21).
Il 29 novembre alle ore 21 arriva al Diego Fabbri Max Gazzè con un nuovo tour teatrale che toccherà alcuni dei principali palcoscenici italiani ed europei e con cui annuncia anche il nuovo progetto discografico di prossima pubblicazione.
L’Illusionista è lo spettacolo diretto da Arturo Brachetti che vede protagonista lo straordinario Luca Bono. Uno spettacolo unico che emoziona gli adulti e allo stesso tempo coinvolge e diverte i più giovani, che si lasceranno trasportare in un mondo di illusione, poesia e divertimento in cui sarà davvero difficile distinguere i confini tra realtà e apparenza (7 gennaio ore 18).
La Stagione del Diego Fabbri ospita poi un secondo, grande musical: Chicago, scritto da tre autori d’eccellenza: John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia), in questa versione diretto da Chiara Noschese. Chicago si incastra perfettamente in un’epoca come quella attuale: un’epoca in cui essere un caso e finire sulle prime pagine dei giornali o diventare virali nel web sembra la necessità primaria. La trama, con le sue frizzanti atmosfere jazz e swing degli anni ’20, segue le vicende di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla per la sua migliore amica (1 marzo ore 21).
Info:
Campagne Abbonamenti, prevendite biglietti, prezzi:
tel. +39 0543 26355 – teatrodiegofabbri@accademiaperduta.it –