Il 15 Luglio del 1606, a Leida, in Olanda, nasceva il grande pittore ed incisore Rembrandt (nome completo Rembrandt Harmenszoon van Rijn). Considerato tra i più prestigiosi artisti della storia dell’Arte mondiale di ogni tempo. Formato a bottega da Jacob Isaaczoon, pittore storico di Leida, mostrò subito gran talento e passato anche un periodo di ulteriore apprendistato ad Amsterdam, aprì un proprio studio a Leida. Dal 1626 iniziò ad accettare lui stesso apprendisti ed ebbe subito commissioni, affermandosi specialmente come ritrattista e raggiungendo il successo e la notorietà fin da giovane. Nel 1629 ricevette le prime importanti commissioni da parte della corte reale dell’Aja e da quel momento ricevette talmente tanti incarichi ad Amsterdam per la realizzazione di ritratti, che si trasferì in quella città, dove si sposò. Da quel momento Rembrandt dovette affrontare vicissitudini molto drammatiche, come la morte di tre dei suoi quattro figli e la morte della moglie, subito dopo il parto del quarto figlio, unico sopravvissuto fino ad età adulta. Profondo conoscitore dell’iconografia classica, con le sue incisioni di altissimo livello, illustrò la Bibbia, ma visse molto al di sopra dei suoi mezzi, e nonostante avesse sempre avuto commissioni di lavoro, finì ugualmente in bancarotta. I suoi dipinti e tutte le sue collezioni d’antiquariato furono messi all’asta. Fu costretto a vendere la casa ed il tuo prezioso torchio da stampa e si trasferì in una casa modesta. Nel 1661 gli fu commissionato il completamento delle decorazioni del palazzo comunale di nuova costruzione, ma morì nel 1669 ad Amsterdam, prima di compiere l’opera, venendo sepolto in una tomba anonima nella Westerkerk (Chiesa Occidentale, edificio di culto protestante di Amsterdam).
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa