Un prestigioso riconoscimento è stato conferito sabato 2 settembre al romanzo “I figli degli altri” di Paolo Ricci. Il secondo premio della Giuria per i romanzi inediti ha coronato un percorso conclusosi con la pubblicazione per i tipi della fiorentina Edizioni Jolly Roger.
Cronaca di un successo annunciato
L’opera era già stata insignita, prima della pubblicazione, di altri riconoscimenti, quali una menzione di merito per il Premio internazionale Elba 2022, i Diploma d’onore per il Premio I Murazzi Torino, la menzione di merito per il Premio Internazionale di Sarzana 2022, il secondo posto al Premio Dan-te Arfelli Bertinoro 2023 e il piazzamento in finale al Premio nazionale Victoria 3.0 2022.
Le motivazioni della giuria
Queste le motivazioni che hanno accompagnato il riconoscimento al Premio Sandomenichino:
“Grazie a una prosa essenziale, scabra, a volte semplice e dimessa, che nell’ampio ricorso alle in-flessioni dialettali sembra cercare un ulteriore elemento di apparente semplicità, si snoda una narra-zione che sembra fatta di storie minime e che lascia la parola ai personaggi “normali”, alle prese con la vita di tutti i giorni, a prima vista solo sfiorati dalle grandi emozioni e dai grandi sentimenti.
Ma grazie a un meccanismo narrativo di grande finezza, giocato sullo scambio continuo di piani spa-ziali e temporali (solo la Toscana è il fondale che non cambia mai), emergono, lentamente e inesora-bilmente, i contorni di una vicenda di ben più ampia portata, in cui il destino, gli affetti e le sofferenze dei personaggi sono analizzati e vivisezionati in modo esemplare, e con sofferta lucidità; in un intrec-cio di storie che si sviluppa con il respiro e la profondità di un grande romanzo”.
L’autore
Paolo Ricci è nato a Montecatini Terme, dove vive, nel 1958, da genitori senesi. Nel 1982 si è laurea-to in Lettere e Filosofia all’Università di Firenze approfondendo particolarmente i temi della storia locale. Ha lavorato come funzionario in un ente locale.
Nel 2020 ha pubblicato un libro di racconti autobiografici dal titolo “E qualcosa rimane”, dedicato al suo rapporto con la musica e ricordando in particolare gli anni ‘70 e ‘80 nei quali è stato attivo all’interno della scena rock emergente toscana.
Nel 2021 è stato pubblicato il suo primo romanzo storico dal titolo “La signora del calesse” che è ambientato per larga parte a Siena e nel suo territorio nel periodo 1870-1944. Il romanzo ha ottenuto diversi riconoscimenti in campo nazionale.
Il romanzo
La Toscana di inizio novecento fra proprietari terrieri e poveri lavoratori dei poderi, spesso senza fu-turo. Giovani in cerca di un riscatto e anarchici alla buona. L’abuso, la donna usata che alza la testa. A modo suo. Che si reinventa nonostante le tragedie, le sofferenze, nonostante i limiti e i vincoli di un periodo complicato. E insieme i figli non riconosciuti che cercano le proprie radici negli anni ‘60. In quel boom economico così intenso, pieno di creatività, di musica e di ingegno. Fra treni e tranvie, tra Mille Miglia e una Siena colorata. Un percorso complicato all’interno della Toscana che non smet-te mai di stupire. La tradizione che si modifica. Passione e rabbia. Evoluzione illimitata di sentimenti in un lungo percorso che si snoda dal 1901 e il 1965. Le sfumature dei dialetti toscani a connotare i dialoghi.
I prossimi appuntamenti
Paolo Ricci incontrerà i lettori a Casalguidi (PT) il 15 settembre alle 17.30 presso il Palazzo Comuna-le, presentando il romanzo “I figli degli altri” con l’entusiasmo e l’empatia che da sempre contraddistinguono questo Autore entrato a pieno diritto a far parte dell’equipaggio di Edizioni Jolly Roger.