Il 15 Settembre del 2006, a Firenze moriva la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci. Nata nel 1929 a Firenze, in giovanissima età fece parte della Resistenza Italiana ed iniziò la carriera giornalistica al “Mattino dell’Italia Centrale”, quotidiano fiorentino d’ispirazione cattolica che la licenziò quando si rifiutò di scrivere un articolo contro Palmiro Togliatti. Lavorò quindi al settimanale “Epoca” e poi all’”Europeo” per poi trasferirsi a New York e quindi ad Hollywood, dove scrisse il primo dei suoi 12 libri: “I sette peccati di Hollywood”, con la prefazione di Orson Welles. Fu la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale e nel 1961 realizzò un reportage sulla condizione della donna in Oriente, intitolato “Il Sesso Inutile” (Rizzoli) che fu il suo primo successo. Fu corrispondente di guerra in Vietnam, e nel 1968, in Messico, durante un’occupazione militare, fu creduta morta dopo aver ricevuto una raffica di mitra e portata in obitorio, dove provvidenzialmente un prete si accorse che era ancora viva. Ebbe occasioni di interviste con grandi personaggi dell’epoca come il Re di Giordania, Arafat, Reza Pahlavi, Hailè Selassiè, Indira Gandhi, Dalai Lama. Madre Teresa di Calcutta, Deng Xiaoping, Federico Fellini, Pablo Picasso, Gheddafi, Khomeini, Lec Walesa, Henry Kissinger e tanti altri. Collaborò con grandi testate giornalistiche come il Corriere della Sera, Stern, New York Times, Life, Washington Post ed altri.
Questa è una mia opera a carboncino in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa