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“Oggetti migratori, tesori sotto l’influenza” in tutti gli spazi del Centre de la Vieille Charité di Marsiglia

Una lode dell’ibridazione. Fino al 18 ottobre 2022.
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“Oggetti migratori, tesori sotto l’influenza” in tutti gli spazi del Centre de la Vieille Charité di Marsiglia

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Una lode dell’ibridazione. Fino al 18 ottobre 2022.

Gli “oggetti migratori” sono sempre esistiti, siano essi uomini, dei, idee, lingue, musica, pratiche culinarie o altro.

Oggi dove, in particolare nel Mediterraneo, l’accoglienza di coloro che vengono chiamati “migranti” è all’ordine del giorno, i Musei di Marsiglia intendono tornare su alcuni percorsi esemplari, demonizzare l’idea di migrazione, e mostrare come gli oggetti migratori – fonte di arricchimento culturale – siano serviti a costituire la civiltà che chiamiamo nostra, a diffonderla ea farla evolvere.

Lo studio dei viaggi di individui e oggetti unici rivela i legami che uniscono le sponde del Mediterraneo nella storia e nel presente.
In movimento, gli oggetti sono disconnessi da ogni identità definitiva. Partecipano a innumerevoli reti di scambio, subendo e provocando importanti variazioni di valore anche mentre si muovono.

Il progetto espositivo si svolge in tutti gli spazi del Centre de la Vieille Charité di Marsiglia e, in un modo finora inedito nella storia dei Musei di Marsiglia.

Oltre al patrimonio comunale, che costituisce l’80% della mostra (tutti i musei comunali devono fornire un’opera), la mostra beneficia di prestigiosi prestiti di musei o istituzioni culturali: il Louvre, il Quai Branly, la Cité de l’immigration, Oxford , Dakar, Monaco di Baviera.
A capo della curatela generale della mostra Objets migrateurs Trésors sous influences , presentata alla Vieille Charité de Marsiglia, Barbara Cassin, la cui preoccupazione comparativa, sia filosofica che filologica, è supportata da due curatori marsigliesi, Muriel Garsson e Manuel Moliner, per fare di questo incontro una questione decisamente politica senza sacrificare la dimensione ludica, e onirica che questi dialoghi nel tempo e nello spazio suggeriscono.

A proposito di militante, abbagliante libertà di tono.
Dal virtuosismo di incrociare gli sguardi disciplinari come i registri di valore, dal più comune al più prestigioso, si impone la sapiente intuizione che il sincretismo si comprende tanto meglio che viene scoperto, osservato e imposto durante la visita. Mai giudicante. Questa opzione permette di considerare gli armadi delle curiosità rinascimentali e la successiva invenzione del museo come un fermo immagine che non interrompe il flusso di scambi e contributi.
E se si segnala facilmente la spoliazione ereditata dalle conquiste come dalle spedizioni scientifiche, si dibatte sulle restituzioni che sono essenziali senza moralismo dogmatico, poiché la mostra promuove nuove modalità di condivisione culturale, con queste banche museali, meccanismi di integrazione economica e di coesione sociale che valorizzino l’unicità di ciascuna traiettoria, serbatoio di memorie, saperi e saperi da condividere che contrastano la tentazione dell’altezzoso strapiombo. Enti locali e tessuto associativo, scuole d’arte e laboratori scientifici, tutti si impegnano a reinventare l’idea del museo come della banca, mettendo al centro dell’incontro l’umano e la propria ricchezza.

INFO
“Oggetti migratori Tesori sotto influenza” fino al 18 ottobre 2022 al Centre de la Vieille Charité 2, rue de la Charité 13002 Marsiglia.
Informazioni sul sito web di Vieille Charité

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Giamcarlo Garoia
ID: 366991
Licenza di distribuzione:
Diana Millan

Diana Millan

Magistero in Scienze Religiose conseguito presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa, lavoro per comunicati-stampa.net e sono responsabile editoriale di LiquidArte.it. Appassionata di cinema e libri.
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