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“Maniaca seriale. La soddisfazione di complicarsi la vita” di Laura Malaterra

Una raccolta di quaranta racconti in cui, con autoironia e una punta di stravaganza, l’autrice narra delle sue manie e anche di quei piccoli piaceri che ama concedersi.
Malaterra

“Maniaca seriale. La soddisfazione di complicarsi la vita” di Laura Malaterra

Malaterra
Una raccolta di quaranta racconti in cui, con autoironia e una punta di stravaganza, l’autrice narra delle sue manie e anche di quei piccoli piaceri che ama concedersi.

Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 108
Prezzo: 8,32 €
Codice ISBN: 9798857430507

 

“Maniaca seriale. La soddisfazione di complicarsi la vita” di Laura Malaterra è una raccolta di quaranta racconti in cui, con autoironia e una punta di stravaganza, l’autrice narra delle sue manie e anche di quei piccoli piaceri che ama concedersi. Vi sono storie che intrattengono nonostante si parli di argomenti che solitamente potrebbe risultare di scarso interesse; ad esempio, nel racconto intitolato “I feltrini”, l’autrice esprime il suo smodato amore e decanta le inestimabili qualità dei feltrini che si mettono sotto le gambe delle sedie in modo che non graffino il pavimento: «Cinquantasei per le cinquantasei gambe delle quattordici sedie, un numero non precisato sotto ogni sorta di oggetto che potrebbe rigare il piano su cui è appoggiato. Una passione smisurata per ogni tipo, ogni forma, ogni colore di quei feltrini che sempre nascosti non vedono mai la luce del sole, silenziosi e morbidi affievoliscono rumori di graffi sgraziati silenziando il mondo. Stanno appiccicati come cozze, discreti e ben consci del compito a loro affidato – che devono svolgere con integerrima resistenza “contro il logorio della vita moderna” – così mai un ripensamento, una lamentela, mai una ribellione». Questi piccoli ma indispensabili oggetti si possono trovare in casa dell’autrice in un cassetto che ella ha soprannominato “L’Essenziale”, a cui dedica un altro racconto ricco di dissacrante ironia in cui si omaggia questo tiretto di sessantadue centimetri di lunghezza, quaranta di profondità e sedici di altezza, dove Laura accumula «tutto quello che reputo possa aggiustare il mondo». L’autrice ci fa divertire ma ci fa anche riflettere sui nostri comportamenti, sulle nostre eccentricità e sul fatto che spesso tendiamo a celarle, avendo timore del giudizio degli altri; niente di più sbagliato: come questi racconti insegnano, essere stravaganti non è una colpa ma un pregio, perché ci rende unici. Laura Malaterra è molto disinvolta nel parlare delle sue nevrosi e dei suoi atteggiamenti ossessivo-compulsivi; sono in fondo comportamenti innocui e decisamente divertenti, che danno luogo a storie che riescono a farci passare momenti piacevoli. Come non apprezzare, ad esempio, un racconto in cui l’autrice parla della sua angoscia per i camerini dei negozi di abbigliamento – «Io odio entrare nei camerini per provarmi un qualsivoglia abito, braga, camicia, camicetta, body… Progettato da menti insane tendenti al sadismo sono di una bruttezza e scomodità che rasentano la tortura. Si entra tutte ringalluzzite pensando di acquistare finalmente qualche cosa di nuovo che ci farà sembrare una bellezza e si esce devastate nell’animo, nello spirito e nel fisico».

 

 

Contatti

www.lauramalaterra.it/libri.htm
www.instagram.com/lauramalaterra
www.facebook.com/laura.malaterra
www.l-auraphotographica.com

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da: Mariangela Lisi
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