Festeggiare i 30 anni di carriera è un traguardo, in questo nuovo mondo liquido dove tutto si muove rapidamente, e nulla rimane come prima. Una carriera, un sogno nel cassetto, che Luca ha realizzato impegnandosi con dedizione e passione.
Per Luca e Michele, suo partner: “Ogni traguardo va celebrato, oggi più che mai, per ricordare i momenti, le sfide e le persone incontrate che lo hanno reso possibile. Ma anche perché le belle storie, che hanno permesso di crescere, vanno raccontate come esempio alle nuove generazioni”. Luca conferma che: “L’idea di festeggiare è stata di Michele. Io ero abbastanza riluttante, lo trovavo troppo autocelebrativo. Poi ho pensato che il trentennale di carriera non è poca cosa! Ho la fortuna di avere appena compiuto cinquantatré anni, e di avere fatto molto e molto ancora mi aspetta.”
Luca Crescenzi e Michele Modica
Luca Co-fondatore e direttore creativo di Crescenzi & Co, agenzia di comunicazione, fondata nel 2014, insieme a Michele Modica, nel suo percorso artistico, ha spesso tratto ispirazione dalla storia dell’arte, da Arcimboldo e dal Bronzino o da Pierre-Louis Pierson, quando decide di farsi ritrarre dal fotografo Diego Diaz. director ed event coordinator”. Luca è un creativo che ha fatto delle sue grandi passioni, un lavoro, artista, designer, art ma non solo, il desiderio della perfezione, del bello, ne ha stabilito una divulgazione estetica.
Una passione densa di attività che lo porta a creare nel 2004 un progetto di grafica ed espressione artistica, dal titolo ‘Lifelines’ che è stata esposta in varie città, tra cui Milano, Alessandria e Firenze. Una serie di ‘cronoritratti’, ossia ritratti delle sue ‘icone’ di stile, musica, moda, danza, arte o letteratura, che sono nati raccogliendo e inventariando le trasformazioni che hanno subito nel tempo, isolando e astraendo le linee che ne hanno definito le variazioni, per poi sovrapporle in un’unica immagine-simbolo.
Lo scrittore e autore Matteo B. Bianchi così li ha descritti: “Linee cromatiche che tracciano i contorni di un volto su sfondo nero, come le insegne al neon che coloravano le nostre notti ‘new wave’. Luca Crescenzi ha trovato il modo (personale ed unico) di ridurre le icone alla loro essenza, quella luccicante e colorata che sta alla superficie.”
Lifelines – David Bowie
E sono proprio quelle ‘notti new wave’ un altro elemento fondamentale del percorso lavorativo di Luca, che confluisce nella formazione della sua identità personale e professionale: il clubbing, non solo come divertimento ma come fonte creativa, per confrontarsi con le nuove tendenze e scoprire giovani talenti. Fin dagli anni ’90 ne diventa protagonista, lavorando per i più famosi locali notturni milanesi come Hollywood, Gasoline, Rocket e Plastic, divenendo l’amato e odiatissimo ‘door selector’ e organizzando alcune delle serate più divertenti e originali fino al 2016.
Per questo suo trentennale, un grande evento a Nolo91 riassumerà il mondo articolato e unico di Luca, in aree tematiche: la prima vede il suo immaginario espanso in due grandi pareti ‘moodboard’, come in un caleidoscopio, disegni, fotografie di campagne, bozzetti, e i suoi cronoritratti convivono apparentemente in modo caotico e gioioso, ma saranno in grado di regalare inusuali accostamenti; nella seconda verrà ripetuto il suo profilo diventato logo dell’evento e luminaria per l’occasione, l’ultima sala si trasformerà in un dance floor, animato dai più rinomati Dj milanesi con cui Luca ha stretto amicizia e collaborato in tutti questi anni.
Ma non solo: il sotterraneo della location Nolo91 si trasformerà in un luogo dell’anima per un’immersione nella parte più nascosta (e veritiera?) di Luca, intitolato “È solo un gioco di specchi?”. Un viaggio, attraverso giochi di luce, suoni, voci e oggetti, nel quale sarà possibile cogliere, forse, aspetti che difficilmente lui stesso lascia trasparire. Una delle voci, proprio quella che sussurrerà, tra le altre, la frase del titolo, sarà dell’amica e celeberrima interprete Malika Ayane.
Luca Crescenzi
Nato ad Alessandria si è diplomato nel 1991 allo IED di Milano in grafica. Una carriera che lo ha visto spaziare prima come graphic designer e poi come art director, in vari progetti, dalla corporate identity, alla comunicazione, alla pubblicità, per brand italiani e internazionali.