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Louis Armstrong: un mito del Jazz

Ricordo del grande trombettista che affascinò anche come cantante
Bruno Pollacci
Photo credits: Bruno Pollacci

Louis Armstrong: un mito del Jazz

Bruno Pollacci
Photo credits: Bruno Pollacci
Ricordo del grande trombettista che affascinò anche come cantante

Il 4 Agosto del 1901, a New Orleans, in Louisiana, U.S.A., nasceva il grande trombettista e cantante Louis Armstrong (soprannominato Satchmo). Tra i più famosi musicisti Jazz del XX° secolo, raggiunse inizialmente la fama come trombettista, per poi affermarsi anche come tra I più importanti cantanti Jazz, raggiungendo anche il grande pubblico, a livello trasversale, soprattutto negli anni di fine carriera. Grazie alle sue doti interpretative ed innovative viene considerato uno dei maggiori fautori della diffusione della musica jazz a livello mondiale. Nipote di schiavi, fu abbandonato da entrambi i genitori alle cure della nonna, vivendo in estrema povertà e finendo fin dalla giovanissima età, in riformatorio, dove imparò a suonare la cornetta nella banda dell’istituto. Evolvendo la sua preparazione musicale, a 13 anni era già leader della band ed una volta fuori dal riformatorio, a14 anni ebbe il suo primo ingaggio professionale, per poi suonare con regolarità sui battelli di New Orleans. Imparò a leggere la musica e ad avere ruoli sempre più importanti da solista, caratterizzando le proprie interpretazioni con un proprio stile. Con la band di Joe “King” Oliver si trasferì a Chicago ed iniziarono le prime registrazioni come seconda cornetta. Nel 1924 ebbe un ingaggio a New York, nella band di Fletcher Henderson, la band afro-americana più famosa di quei tempi e dalla cornetta passò a suonare la tromba ed anche a cantare. Grazie al suo particolare stile diventò ben presto famoso, attirando curiosità ed interesse anche da parte dei maggiori musicisti Jazz del momento, come Duke Elington, che avendone sentito parlare come il nuovo fenomeno del Jazz, lo andavano a sentire nelle varie occasioni di concerto. Ritornò poi a Chicago dove iniziò ad esibirsi con proprie formazioni ed a registrare i primi dischi a proprio nome. Scrisse colonne sonore, fu invitato a partecipare a show televisivi ed iniziò ad inserire lo “scat sing” utilizzando parole senza senso, diventando uno dei primi a registrarlo, nel 1926. Ebbe occasioni di collaborazione artistica con le più importanti cantanti Blues e Jazz e con i più prestigiosi jazzisti, ampliando sempre più il suo prestigio ed iniziando anche tour europei. Ebbe occasioni recitative in alcuni film e fu anche la prima persona di colore a curare un programma radiofonico per la “CBS”. In seguito si stabilì a New York, nel Queens, dove oggi c’è un museo in suo onore. Negli ultimi anni della sua carriera realizzò vari tour mondiali ricevendo ovunque una straordinaria acclamazione popolare ed arrivò ad esibirsi per oltre trecento serate all’anno. Morì a New York nel 1971.

Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.

Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Bruno Pollacci
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Bruno Pollacci

Bruno Pollacci

Pittore. Nato a Lucca nel 1954, vive e lavora a Pisa. Ha conseguito il Diploma di Maturità Artistica presso il Liceo Artistico Statale di Lucca ed ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida del Maestro Fernando Farulli. Ha iniziato l'attività artistica nel 1968. Nel 1978, con il pittore Marco Menghelli, ha fondato l'Accademia d'Arte di Pisa, che tutt'ora dirige e nella quale insegna Pittura e Disegno.
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