L’intreccio di molte linee narrative in simultanea è una svolta fondamentale nella storia della letteratura e in particolare nell’elaborazione della fortunata forma che chiamiamo «romanzo». Senza quella innovazione, non avremmo forse mai avuto opere come «I miserabili» o «Guerra e pace». È nei testi del ciclo del Graal – dunque nella Francia del Duecento – che viene adottata per la prima volta e poi perfezionata questa tecnica rivoluzionaria destinata a influenzare autori come Ariosto o Malory, e a imporsi poi definitivamente nella tradizione narrativa europea. Ma come e perché ha avuto origine questa svolta? Grazie a un’indagine congiunta sui fronti dell’analisi letteraria, della filologia e della storia culturale, l’autore avanza un’ipotesi originale, che chiama in causa un mutamento di prospettiva intervenuto nel pensiero storiografico medievale.Claudio Lagomarsini insegna Filologia romanza all’Università di Siena. Ha curato l’edizione di testi medievali («Aventures des Bruns», «Guiron le Courtois») e ha partecipato alla prima traduzione italiana del ciclo bretone («Artù, Lancillotto e il Graal», Einaudi, 2020-2023). Per il Mulino ha già pubblicato «Il Graal e i cavalieri della Tavola Rotonda» (2020).
L’invenzione dell’intreccio
- 22 Ottobre 2023
- Tempo di lettura stimato: 1 minuti
La svolta medievale nell’arte narrativa

L’invenzione dell’intreccio
La svolta medievale nell’arte narrativa

- Link per l'acquisto del libro
https://amzn.to/45GhB4X
Informazioni sulla pubblicazione

Associazione Culturale Italia Medievale
L’ACIM ha come principale obiettivo la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano. Organizza eventi e manifestazioni, quali feste e rievocazioni storiche, conferenze, mostre, visite guidate, viaggi, corsi e banchetti.