LA DANZA DI ZAZIAU – Corsi e Laboratori
Non solo incisioni rupestri al Museo di Nadro (Ceto, BS), ma un ricco e suggestivo palinsesto di corsi e laboratori per le attività autunno/inverno: dal teatro delle emozioni alla danza dei simboli, dalla scultura preistorica all’erboristeria, dagli arcani maggiori alla sartoria storica.
Dopo la rinascita, la danza. Per vivere la Preistoria e imparare da essa.
“Why just immagine prehistory? Live it!”, così recita il motto di ArchExperience, una delle due associazioni che da un anno gestiscono il Museo e la Riserva col più grande numero di Incisioni Rupestri catalogate al mondo: “Perché limitarti a immaginare la Preistoria? Vivila!” E questo è anche lo spirito che impronta la programmazione non solo degli eventi, ma anche dei corsi e dei laboratori del Museo di Nadro: consentire al pubblico di passare dal ruolo di spettatore a quello di protagonista, vivendo in prima persona l’esperienza della preistoria e della storia, scoprendo come i nostri antenati danzavano, recitavano, modellavano l’argilla per realizzare statuette votive, raccoglievano erbe per cucinare o fare unguenti curativi, tessevano e cucivano, incidevano e decifravano simboli arcani…
Ma come si è giunti a tutto ciò? Facciamo un passo indietro…
Un anno fa, nel settembre 2021, la nuova gestione del Museo e della Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto Cimbergo e Paspardo (ArchExperience e Zamenhof Art) intitolava la stagione 2021/2022 “La Rinascita di Zaziau”1 e da subito organizzava un articolato calendario di eventi.
Poi entro fine febbraio 2022 risistemava e riallestiva mezzo museo, inaugurando bar, sala wifi, nuovo book shop, ingresso, Area 42 – per le mostre d’arte contemporanea e due nuovissime sale tematiche (Ceramica e Tessitura) con tanto di documentari prodotti ad hoc.
Quindi, subito dopo, in primavera, sotto la direzione artistica di Eliza Winkler , il museo veniva trasformato in un vero e proprio Centro Culturale, con un fitto programma di eventi, mostre, corsi e laboratori.
Ora, con l’autunno, si consolida questa direzione e si va strutturando un articolato e dinamico programma di corsi e laboratori che hanno uno strettissimo legame con i contenuti e la duplice vocazione del Museo (didattica e archeologica), corsi e laboratori che affiancano la programmazione di conferenze ed eventi in Riserva e al Museo stesso e di mostre in Area 42.
Dopo i primi passi della scorsa stagione, ora la programmazione può prendere slancio, correre e “danzare”.
Questi i primi 6 corsi in programma nell’autunno/ inverno 2022:
“Teatro delle emozioni”
Laboratorio teatrale a cura di Virgilio Patarini, con la collaborazione di Eliza Winkler.
Dal 3 ottobre 2022 per tre mesi, tutti i lunedì dalle h20 alle h22
Il teatro come strumento per scavare nel profondo, stanare le emozioni, liberarle, farle correre, domarle, Nel segno di Dioniso, tra rito e catarsi. Dall’improvvisazione alla tragedia, alla commedia, alla farsa. Dal pianto alla risata liberatoria. Dallìesperienza individuale all’applauso collettivo.
“Dal simbolo alla danza”
Laboratorio di danza a cura di ArchExperience.
Dal 30 settembre, ogni venerdì dalle h18 alle h20
Momenti, figure geometriche, canti, danze, utilizzo di strumenti arcaici come tamburi e sonagli, alla ricerca di ritmi, armonie, melodie, producono un cambiamento nel corpo, nella circolazione del sangue, nel ritmo del respiro, portando ad uno stato di lucidità e di presenza cosciente. Un percorso di crescita e conoscenza personale per vivere in armonia con se stessi e con gli altri, nella magica cornice di un sito unico nel suo genere
Workshop base di sartoria storica
A cura di Eliza Winkler. Dal 3 ottobre, ogni lunedì dalle h18 alle h20
Dieci lezioni teorico-pratiche dedicate allo studio e all’approfondimento delle tecniche di tessitura, lavorazione del cuoio e della pelle, cucitura e confezionamento di abiti e accessori storici rigorosamente a mano.
“Le forme della Dea”
Corso di modellato “a colombino” di terre argillose, a cura di Eliza Winkler.
Dal 12 ottobre, ogni mercoledì dalle h18 alle h20.
Cinque lezioni di approfondimento, studiando e modellando le forme della “Dea Madre”, ovvero la divinità femminile che si ritrova sotto molteplici declinazioni dal Paleolitico al Neolitico in differenti latitudini e longitudini del globo terracqueo.
“L’Officina della Natura”
Corso di erboristeria a cura di Jennifer Quistini. Dal 6 ottobre, ogni giovedì, h20-22
Dieci lezioni con la chef internazionale e naturopata Jennifer Quistini che vi condurrà, lezione dopo lezione, a riconoscere, raccogliere e utilizzare le classiche “erbacce” per creare sia medicamenti, creme ed unguenti, che strepitosi piatti dal sapore antico-
Corso di tarocchi sugli arcani maggiori
A cura di Roberto Lombardini.
Dal 7 ottobre 2022, ogni venerdì a settimane alterne, fino al 24 marzo 2023.
Dodici incontri di conoscenza e utilizzo pratico di uno degli strumenti divinatori più antichi del mondo
Per informazioni e iscrizioni ai corsi: tel. 0364.433465
Si segnala inoltre sabato 8 ottobre alle h18 un doppio vernissage in Area 42 del Museo di Nadro: le personali del fotografo triestino Leopoldo Bon (“Sinfonie”, al piano terra) e dell’artista camuno Virgilio Patarini (“Scripta volant” al primo e secondo piano), entrambe inserite nel programma ufficiale della “Giornata del Contemporaneo” organizzata dall’AMACI, Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani.
Nei prossimi giorni ulteriori dettagli su queste prime due esposizioni e su tutta la programmazione di mostre della stagione 2022/2023 che vedrà approdare a Nadro, da tutta Italia, mostre personali di artisti di caratura nazionale e internazionale, creando un dialogo stimolante tra arte rupestre preistorica e arte contemporanea, in un contesto suggestivo, arcaico e rurale, come Area 42 (un edificio del Quattrocento con oggetti di arredo e spazi del mondo contadino)
Locandine con dettagli sui corsi sui siti:
https://www.zamenhofart.it/museo-di-nadro/comunicato-stampa-stagione-2022-2023/
Spot Museo di Nadro: https://youtu.be/sbAc-kBC570
In allegato foto illustrative
1 “Zaziau” è una delle scritte in retico camuno incise sulle rocce della Riserva