Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, molte aziende italiane hanno iniziato a chiedersi se i servizi di social media manager, copywriter e giornalista siano ancora validi e necessari. Il timore è che le nuove tecnologie possano sostituire l’esperienza e la creatività degli esperti, rendendo questi servizi obsoleti.
Lo sa bene Nicoletta Consumi, fiorentina, 43 anni, CEO dell’azienda svedese CommunicationNC che si occupa di consulenza aziendale e corsi di comunicazione per giovani italiani e svedesi.
“I miei studenti – afferma Consumi – hanno timore che l’Intelligenza artificiale possa sostituire completamente il loro lavoro. Ma sarà davvero cosi´?”
Secondo un rapporto del 2020 dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), si stima che circa il 14% dei lavoratori nei paesi OCSE sia ad alto rischio di automazione. Tuttavia, va notato che questi dati possono variare notevolmente a seconda del settore e della posizione.
“La verità – prosegue Consumi – è che l’IA non può replicare la creatività di un esperto del settore. Chi studia la psicologia del consumatore è in grado di creare contenuti personalizzati e coinvolgenti per i propri clienti che le tecnologie basate sull’Intelligenza artificiale non riusciranno a ripetere.”
“Inoltre – continua Consumi – questi esperti sono in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nel mercato e alle nuove tendenze offrendo un servizio personalizzato e su misura per le esigenze specifiche di ogni cliente.”
“Sono fermamente convinta – conclude Consumi – che il servizio di social media manager, copywriter o giornalista è ancora valido e necessario nella nuova era dell’intelligenza artificiale. La creatività umana è ancora insostituibile e la domanda per queste figure professionali è ancora forte. Le opportunità di carriera sono molte, questi esperti hanno la possibilità di specializzarsi in diverse aree come la gestione delle pubblicità, l’analisi dei dati o la creazione dei contenuti.”