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La Chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa: un gioiello del gotico pisano

Costruita nel 1230 sulle rive dell’Arno, in prossimità del Ponte Novo ormai distrutto, la chiesa è caratterizzata da una facciata riccamente decorata con cuspidi, timpani e sculture realizzate dai più rinomati scultori dell’epoca.
Chiesa di Santa Maria della Spina. Foto di Joanbanjo - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Chiesa di Santa Maria della Spina. Foto di Joanbanjo – Opera propria, CC BY-SA 3.0

La Chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa: un gioiello del gotico pisano

Chiesa di Santa Maria della Spina. Foto di Joanbanjo - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Chiesa di Santa Maria della Spina. Foto di Joanbanjo – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Costruita nel 1230 sulle rive dell’Arno, in prossimità del Ponte Novo ormai distrutto, la chiesa è caratterizzata da una facciata riccamente decorata con cuspidi, timpani e sculture realizzate dai più rinomati scultori dell’epoca.

La città di Pisa, oltre ad essere famosa per la sua celebre Torre Pendente, ospita numerosi tesori architettonici e artistici. Tra questi, un vero e proprio gioiello del gotico pisano è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria della Spina. Situata sul greto dell’Arno, questa piccola chiesa è un esempio straordinario dell’arte gotica e racconta una storia affascinante che si intreccia con la tradizione religiosa e la storia della città stessa.

La costruzione di Santa Maria della Spina risale al 1230, ed è stata originariamente edificata sulle rive del fiume Arno, vicino a un importante ponte conosciuto come Ponte Novo. Questo ponte collegava le strade di Santa Maria e Sant’Antonio, ma venne distrutto nel corso del XV secolo e non fu mai più ricostruito. Proprio la vicinanza a questo ponte ha dato alla chiesa il nome di Santa Maria de Pontenovo, successivamente mutato in Santa Maria della Spina quando, a partire dal 1333, la chiesa ha iniziato a custodire come reliquia una spina della corona di Cristo. Oggi, la reliquia è esposta nella chiesa di San Chiara.

Inizialmente, la struttura era un piccolo oratorio costituito da una loggia. Nel 1322, su iniziativa del Comune di Pisa, furono avviati i lavori di ampliamento, che si conclusero circa cinquant’anni dopo, sotto la guida dell’architetto e scultore pisano Lupo di Francesco. La vicinanza al fiume ha costituito una minaccia costante per la stabilità dell’edificio, che ha subito ripetuti restauri nel corso dei secoli per riparare i danni causati dal cedimento del terreno e consolidare le strutture architettoniche. Tuttavia, l’intervento più radicale si è verificato nel 1871, quando l’intera chiesa è stata smontata e ricostruita ad un’altezza superiore. Durante questo restauro, la chiesa è stata sollevata di circa un metro, molte sculture originali sono state rimosse e sostituite da copie, e la sagrestia è stata distrutta, lasciando un edificio alterato nelle proporzioni e nella forma.

L’esterno della chiesa è caratterizzato da una pianta rettangolare interamente rivestita in marmo a fasce bicrome. È decorato con eleganti cuspidi, timpani e tabernacoli arricchiti da una ricercata decorazione scultorea, tra cui tarsie, rosoni e numerose statue. Le statue originali, realizzate dai più importanti scultori del Trecento pisano, sono attualmente conservate presso il Museo Nazionale di San Matteo. I principali artisti coinvolti nella decorazione dell’edificio furono Lupo di Francesco, Giovanni Pisano, Andrea Pisano e Giovanni di Balduccio. La facciata presenta due porte sormontate da archi a doppia ghiera, separate da un pilastro su cui poggia un elegante tabernacolo con le statue della Madonna con Bambino, attribuite a Giovanni Pisano, affiancato da due angeli. La parte superiore della facciata è coronata da tre frontoni triangolari decorati con rosoni e intarsi marmorei, sormontati da esili edicole che ospitano la statua del Redentore al centro e le statue dell’Annunciazione, attribuite all’atelier di Andrea Pisano. Nelle edicole dei pilastri angolari si trovano due angeli, riferibili alla mano di Lupo di Francesco. Sul fianco destro della chiesa si aprono due porte intervallate da tre eleganti quadrifore, sormontate da una raffinata galleria composta da esili colonnine, timpani e pinnacoli. All’interno di questa galleria si trovano le statue di Cristo e degli apostoli, realizzate nella bottega di Lupo di Francesco. Le sculture di santi ed angeli sulla sommità dei timpani sono opera della bottega di Nino Pisano. Nell’edicola del pilastro angolare destro è collocata la tenera statua della Madonna con Bambino di Giovanni di Balduccio.

Il retro della chiesa è caratterizzato da arcate a sesto acuto che suddividono la facciata in tre parti. Ogni arco contiene una semplice monofora e un timpano con i simboli degli Evangelisti, mentre tra gli archi si trovano edicole contenenti le statue di San Pietro, San Paolo e San Giovanni Battista. Le alte guglie piramidali coronano la facciata e sono ornate dalle statue della Madonna con Bambino, realizzate da Nino Pisano.

L’interno della Chiesa di Santa Maria della Spina presenta un notevole contrasto con la ricca decorazione esterna. A causa delle molteplici difficoltà che la chiesa ha affrontato nel corso dei secoli, gran parte dell’arredo originale è andato disperso. Ciò ha lasciato l’interno semplice e spoglio. La chiesa ha una singola navata con soffitto a capriate, dipinto durante la ricostruzione del XIX secolo. Al centro del presbiterio, che è rialzato e separato da due pilastri archivoltati, si trova uno dei più grandi capolavori della scultura gotica: la Madonna con Bambino, conosciuta come Madonna della Rosa. Questa straordinaria statua è frutto della collaborazione tra Andrea Pisano e suo figlio Nino Pisano, ed è stata realizzata tra il 1345 e il 1348. Conserva ancora tracce della cromia e della doratura originali. Fino al XIX secolo, la statua era collocata su un pregiato altare marmoreo cinquecentesco, tra le statue di San Pietro e San Giovanni Battista, che ora si trovano su due mensole laterali.

Sulla parete sinistra della chiesa è murato il tabernacolo marmoreo destinato ad accogliere la venerata reliquia della spina, realizzato da Stagio Stagi nel 1534. Questo tabernacolo rappresenta un importante punto focale per i visitatori della chiesa, in quanto contiene la reliquia della spina della corona di Cristo. Sull’altare di controfacciata si trova un altro prezioso elemento, realizzato da Girolamo da Carrara nel 1524. Questo altare in marmo è decorato con una nicchia e pilastrini ornati da volti di putti ed era originariamente destinato a ospitare la statua della Madonna del latte. Oggi, la statua è esposta nel Museo di San Matteo, nella sala dedicata ad Andrea e Nino Pisano.

Gli interni della chiesa hanno subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, compresi restauri e lavori di ricostruzione. Tuttavia, nonostante la perdita dell’arredo originale, la Chiesa di Santa Maria della Spina conserva ancora il suo fascino gotico e l’impressionante lavoro scultoreo che la contraddistingue.

Recentemente, la chiesa è stata oggetto di importanti interventi di restauro che l’hanno riportata al suo antico splendore. Questi restauri sono stati curati dalla Comunità Europea, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Comune di Pisa, con il contributo determinante di sponsor locali coordinati dall’Unione Industriale Pisana. Grazie a questi sforzi, il piccolo gioiello di arte gotica noto come Chiesa di Santa Maria della Spina continua a essere apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.

La chiesa rappresenta un prezioso tesoro storico e artistico della città di Pisa, testimoniando il ricco patrimonio architettonico e artistico del periodo gotico pisano. Con la sua elegante facciata, arricchita da sculture di grandi maestri dell’epoca, e l’interno dominato dalla splendida statua della Madonna con Bambino, la Chiesa di Santa Maria della Spina è un luogo di grande bellezza e spiritualità. I visitatori che vi si avventurano possono ammirare la maestria dei maestri scultori pisani e immergersi nell’atmosfera di devozione e meraviglia che questa chiesa trasmette da secoli.

Informazioni sulla pubblicazione

Chiesa di Santa Maria della Spina. Foto di Joanbanjo – Opera propria, CC BY-SA 3.0
Emiliano Cecchi

Emiliano Cecchi

Web Designer per la PuntoWeb.Net sas, mi occupo anche di editoria online sin dal lontano 1996. Già ideatore e curatore di vari portali, sono il co-founder di LiquidArte.it dove svolgo anche il ruolo di content manager. Sono appassionato di storia e di tutto quanto può accrescere la mia cultura.
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