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La Basilica di San Piero a Grado

Un viaggio affascinante tra le trasformazioni architettoniche, i tesori artistici e le leggende millenarie della basilica medievale più enigmatica di Pisa.
Basilica di San Piero a Grado
Basilica di San Piero a Grado, foto di I, Manfred Heyde, CC BY-SA 3.0

La Basilica di San Piero a Grado

Basilica di San Piero a Grado
Basilica di San Piero a Grado, foto di I, Manfred Heyde, CC BY-SA 3.0
Un viaggio affascinante tra le trasformazioni architettoniche, i tesori artistici e le leggende millenarie della basilica medievale più enigmatica di Pisa.

La Basilica di San Piero a Grado, situata nelle vicinanze di Pisa, è un edificio di grande interesse storico e architettonico. La sua costruzione attuale risale al X e XII secolo, ma è il risultato di numerosissime trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Gli scavi archeologici svolti all’interno della basilica hanno contribuito a studiare e documentare queste trasformazioni, lasciando tracce visibili delle diverse fasi dell’edificio.

La storia di questo luogo di culto risale addirittura al IV secolo d.C., quando fu attestato il primo luogo di culto in questa zona. Secondo la leggenda, nel 44 d.C. San Pietro sbarcò proprio qui durante una tempesta devastante. Si dice che sia stato salvato da questo lembo di terra, che in precedenza si estendeva fino alla costa marina. Dopo lo sbarco, San Pietro decise di erigere un altare in pietra, che fu il primo del suo genere in Italia.

L’esterno della basilica, principalmente realizzato in panchina livornese e decorato con archetti ciechi, presenta elementi tipici dello stile romanico pisano. Tuttavia, il campanile situato sul lato ovest della chiesa fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il conflitto, furono avviati i lavori per la costruzione di un nuovo campanile, ma i finanziamenti non furono sufficienti per completare l’opera.

Un elemento insolito della Basilica di San Piero a Grado, che si discosta dallo stile tipico delle chiese pisane, è l’assenza di una facciata. La facciata originale fu distrutta nel XII secolo e al suo posto si trova un’abside, che si contrappone alle tre absidi posizionate a sud-est dell’edificio.

All’interno della basilica, si trovano tre navate, separate da due file di dodici colonne. Restano tracce di affreschi risalenti all’XI e XII secolo. La navata centrale è adornata da un ciclo di affreschi intitolato “Storie di San Pietro”, dipinto da Deodato Orlandi nei primi anni del Trecento, un periodo di grande splendore per la basilica. Durante quel periodo, la chiesa attirava numerosi pellegrini, tanto che fu costruito un porticato intorno all’edificio, che però non esiste più. Il ciclo di affreschi è diviso in tre ordini: nella parte inferiore si trovano i ritratti dei papi, da San Pietro a Giovanni XVII, con i rispettivi nomi indicati; nella parte superiore sono rappresentate le Storie della vita di San Pietro, San Paolo, San Clemente e San Silvestro; nella parte più alta è raffigurata la Città Celeste. La lettura degli affreschi inizia dalla destra dell’altare maggiore.

Una curiosità affascinante riguarda l’ingresso nord della basilica, dove è presente un bassorilievo che sembra raffigurare una pannocchia di mais. Tuttavia, questa immagine rappresenta un enigma, poiché il mais si diffuse in Europa solo dopo la scoperta delle Americhe. Resta quindi un mistero come un simbolo così insolito possa trovarsi su un muro di una basilica medievale. È possibile che la figura somigli semplicemente a una pannocchia, ma rappresenti in realtà il simbolo di qualcos’altro, la cui vera interpretazione è ancora sconosciuta.

Un altro elemento di grande interesse all’interno della Basilica di San Piero a Grado è la cosiddetta “pietra di San Clemente”. Sotto il ciborio tardogotico si erge la colonna di San Pietro, sulla quale l’Apostolo pose una grande pietra per celebrare la messa. Attorno a questa colonna si trovano i resti della prima chiesa paleocristiana del V secolo, che aveva una sola abside, e della chiesa dell’VIII secolo, che presentava tre absidi. Secondo la tradizione, durante la consacrazione dell’altare di Pietro, San Clemente ebbe un episodio di epistassi e alcune gocce del suo sangue caddero sulla lastra di pietra. Oggi quel frammento lapideo si trova esposto al Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, testimoniando un evento leggendario legato alla storia di questa basilica.

Questa Basilica è quindi un luogo di grande importanza storica e religiosa. Attraverso le sue molteplici trasformazioni architettoniche e gli affreschi che adornano le sue pareti, racconta la storia di secoli di devozione e di fede. Ogni elemento presente all’interno dell’edificio, dalle colonne alle absidi, dalle tracce degli affreschi medievali al misterioso bassorilievo della pannocchia, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e affascinante che attira visitatori e studiosi da tutto il mondo.

La Basilica di San Piero a Grado rimane un luogo di culto attivo e un importante punto di riferimento per la comunità locale. La sua storia, leggenda e mistero si intrecciano in un patrimonio culturale e spirituale che merita di essere esplorato e preservato per le generazioni future.

DOVE SI TROVA
Via Vecchia di Marina, 5a, località San Piero a Grado, 56010 Pisa



Informazioni sulla pubblicazione

Basilica di San Piero a Grado, foto di I, Manfred Heyde, CC BY-SA 3.0
Emiliano Cecchi

Emiliano Cecchi

Web Designer per la PuntoWeb.Net sas, mi occupo anche di editoria online sin dal lontano 1996. Già ideatore e curatore di vari portali, sono il co-founder di LiquidArte.it dove svolgo anche il ruolo di content manager. Sono appassionato di storia e di tutto quanto può accrescere la mia cultura.
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