Informazione creata ad arte (e cultura)

L’artista Marco Vignati espone a Milano

da Alberto Moioli
Foto
Espone nell’affascinante cornice espositiva offerta da CASCINA CUCCAGNA a Milano Marco Vignati, autorevole pittore italiano che si sta distinguendo quotidianamente per serietà e professionalità. La mostra a Cascina Cuccagna rappresenta un’importante tappa della carriera dell’artista che per l’occasione presenterà al pubblico una selezione di opere particolarmente interessanti il cui titolo offre già un’interessante chiave di lettura: “la stanza rossa, la stanza blu”. Introdotto dal critico d’arte Alberto Moioli, l’appuntamento con la bellezza e l’arte è fissato per venerdì 8 Settembre.

Sarà inaugurata alle 18.30 di venerdì 8 settembre 2023 la mostra personale “La stanza rossa, la stanza blu” dell’artista Marco A. Vignati presso le caratteristiche sale di Cascina Cuccagna di Milano.

MARCO A. VIGNATI
Nato a Milano (Italia) nel 1963. Vive e lavora a Milano. Si è laureato come architetto al Politecnico di Milano e alla Civica Superiore d’Arte Applicata all’Industria del Castello Sforzesco di Milano. Interessato al design e alla modellazione degli oggetti, inizia a lavorare come designer per aziende di arredamento per le quali progetta elementi di arredo e di industrial design (Brunati Italia, Gruppo Bross, Maggioni International, Ravarini e Castoldi). Lavora in Millerknoll occupandosi di progetti di Office Enviroment. Le sue opere sono state esposte in gallerie private in Italia a Parma, Venezia, Trieste, Mestre, Firenze, Udine, Genova, Pavia, Vedano al lambro e Milano e in Spagna a Barcellona. L’artista presente sui maggiori social network (Facebook e Instagram) ha un suo sito internet aggiornato. www.marcovignati.it

Testo critico introduttivo della mostra:

In “Zur Farbenlehre” (“La teoria dei colori”, 1810), il celebre scrittore innamorato dell’Italia, Johann Wolfgang Goethe, insegna come colori non debbano essere raccontati solamente attraverso la dialettica scientifica ma, anzi, possono trovare interessanti interpretazioni dal mondo della psicanalisi e della poesia. Marco Vignati è un pittore italiano che affida ai colori la prorpia sensibilità espressiva passando attraverso una formazione culturale particolarmente raffinata. Affermato designer di professione ha da sempre consapevolmente coniugato la ricerca della forma con quella cromatica esprimendo attraverso la pittura su tela uno stile intimamente proprio e particolarmente gradevole. Il bianco della tela apre a Vignati un’ipotetica finestra sulla propria anima sensibile attraverso la quale attinge ad una tavolozza di colori che si compongono pian piano senza lasciar presagire quel che sarà al termine dell’opera. L’emozione, racconta l’artista, di verder prendere forma l’opera appartiene alle sensazioni che sta vivendo in quel preciso istante, attimi intimi che delineano le scelte cromatiche e la direzione delle linee che amplificano il ritmo vitale del dipinto che si sta componendo. Sospesi così tra tempo e spazio esterno ma particolarmente coerenti con la propria “necessità interiore”, Marco Vignati lascia che si formino dipinti che spesso hanno predominanze coloristiche sul blu e sul rosso. Due colori che oggi caratterizzano le due stanze espositive scelte per la mostra personale nell’affasciante cornice espositiva offerta da Cascina Cuccagna di Milano.

“Il rosso e il blu – dichiara Vignati – non sono solo due colori spesso predominanti ma sono anche e soprattutto due sensazioni che avevo dentro nel momento in cui mi accingevo a creare le opere esposte”.

L’esperienza estetica dunque del pittore rientra nel contesto creativo di un’espressione che mostra come la capacità della mente conscia possa dialogare con i propri abissi inconsci. A tal proposito definire astratto il linguaggio estetico di Marco Vignati appare quasi riduttivo perché ogni opera esposta risente la necessità di un’osservazione particolarmente attenta perché solo in questo modo è possibile “sentire” l’emozione che ha guidato il gesto pittorico dell’artista.

“Il rosso e il blu sono due modi di esplorare e di sentire che vivono del loro contrappunto,- aggiunge l’artista – prendendo forza ed energie profonde dal loro alternarsi infinitamente.”

Alberto Moioli – Art critic

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp
Telegram
Stampa

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Alberto Moioli
ID: 382297
Licenza di distribuzione:
Diana Millan

Diana Millan

Magistero in Scienze Religiose conseguito presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa, lavoro per comunicati-stampa.net e sono responsabile editoriale di LiquidArte.it. Appassionata di cinema e libri.
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.