Il 21 Settembre del 1987, a Fort Lauderdale, in Florida. U.S.A., moriva il grande bassista Jazz Jaco Pastorius. Era nato nel 1951, a Norristown, in Pennsylvania, U.S.A. Con il nome di John Francis Anthony Pastorius e fu anche compositore e produttore discografico dell’area Jazz, Fusion e Funk. Si nesibiva generalmente con un basso elettrico “fretless”, che è una chitarra basso sprovvista di tasti (le traversine metalliche che dividono secondo rapporti costanti la tastiera) ma sul palco teneva sempre a disposizione anche un basso con i tasti. Nonostante la sua breve vita riuscì a rivoluzionare l’uso del suo strumento, con un linguaggio molto personale, originale, come strumento solista, riuscendo a suonare simultaneamente melodie, accordi, armonici ed effetti percussivi, ridefinendo lo stesso ruolo del basso elettrico. Viene considerato tra i più grandi bassisti di tutti i tempi ed anche per numerosi bassisti anche non appartenenti al Jazz (dal Pop al Rock) è considerato ancora oggi un importante punto di riferimento. Fece parte della mitica formazione dei Weather Report ottenendo grande successo a livello mondiale ma fu vittima di dipendenze, che condizionarono sempre più drasticamente la sua carriera, portandolo a forti debiti che gli fecero perdere la casa e lo costrinsero a mendicare per le strade, da dove fu raccolto e ricoverato in reparti psichiatrici, dove fu tentato di affrontare il suo ormai deleterio stato mentale. La sera dell’11 settembre 1987 si diresse al Midnight Bottle Club, un Club nella periferia di Fort Lauderdale, ma a causa del suo evidente stato di ebbrezza il buttafuori, esperto di arti marziali, gli negò l’ingresso, determinando una rissa, e quando alle quattro del mattino arrivò la polizia, Pastorius fu trovato a terra privo di sensi con il viso rivolto nella pozza del suo sangue. Il buttafuori sostenne di aver soltanto spinto Jaco, il quale cadendo aveva battuto la testa. Trasportato al Broward County General Medical Center, Jaco rimase in coma fino al 19 settembre, quando per complicazioni avvenne la sua morte cerebrale. Il 21 settembre fu deciso di interrompere il funzionamento dei macchinari che lo mantenevano in vita ed il battito durò per altre tre ore, quando fu dichiarato il decesso. Il buttafuori fu accusato di percosse aggravate e rilasciato con una cauzione di cinquantamila dollari.
Questa mia opera realizzata nei primi anni 2000 con la tecnica della “Computer Art” che fece parte di due mie mostre personali presso il “Lucca Jazz Donna” Festival di Lucca ed al “Santa’n ‘Jazz Festival” di Santa Croce sull’Arno (PI) è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa