L’Umbria tra meraviglie e stupore. Visitare i suoi spazi culturali e conoscere dal vivo le opere, giocando con oggetti semplici ma innovativi, oggi è ancora più divertente con “UAU – L’arte di essere bambini”. È nato il nuovo progetto di merchandising dedicato ai bambini e alle famiglie, che trasforma in gioco l’esperienza formativa al museo. Il nome del nuovo brand è già un messaggio chiaro e diretto. Riporta sicuramente adulti e bambini al pensiero di qualcosa di positivo ed emozionante, un nome semplice da ricordare e riconoscere. La fase iniziale del progetto ha previsto una campionatura di oggetti d’artista, risultato della combinazione di cultura, design, innovazione e tradizione.
Per questa prima edizione il curatore e storico dell’arte Marcello Smarrelli, consulente artistico del progetto, ha invitato l’artista Lucamaleonte ad intervenire sugli oggetti prodotti da UAU. Da sempre interessato alla studio della storia dell’arte, Lucamaleonte è una figura preminente e internazionalmente riconosciuta nell’ambito della street art e degli interventi di urban art, caratterizzati da un’estetica di grande impatto visivo anche grazie ad un impiego molto originale dello stencil. Per UAU ha tratto ispirazione dall’identità territoriale dell’Umbria e dalle opere delle sue collezioni, per personalizzare con il suo inconfondibile stile gli oggetti di merchandising ideati per ogni realtà museale.
A progettare e realizzare il brand è stata l’azienda umbra Archi’s Comunicazione, co-finanziato dalla Regione Umbria (POR FERS 2014-2020 Azione 3.2.1.), in collaborazione con tre realtà museali coinvolte.
I tre spazi culturali sono il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, il Complesso museale di San Francesco di Montefalco e l’anfiteatro dell’artista Beverly Pepper a Panicale. Tre realtà diverse per tipologia e per appartenenza territoriale e culturale, in modo da affrontare più tematiche, dall’arte alle tradizioni, così da stimolare la curiosità alla visita reciproca.
Lucamaleonte ha declinato per ciascuna realtà museale tre prototipi, consegnati loro con una campionatura: un gioco da tavolo in cartone ispirato al Gioco dell’Oca, con il quale i piccoli partecipanti e le loro famiglie, sfidandosi, scoprono storie e curiosità della realtà museale; una tazza in ceramica ideata del designer Luca Binaglia, con diverse raffigurazioni e impilabile per comporre, ogni volta, una nuova storia “verticale”; un puzzle con immagini ispirate alle opere del museo. Tutti i prodotti sono stati realizzati da aziende umbre, per rafforzare la volontà di identità territoriale di questo progetto di merchandising esperienziale, innovativo ed ecosostenibile.
UAU dà vita anche ad un calendario di eventi per i bambini e le loro famiglie presso le tre realtà museali: il 2 ottobre a Sant’Anatolia di Narco, il 7 ottobre a Panicale e il 9 ottobre a Montefalco. Gli eventi prevedono visite al museo, laboratori ricreativi ed educativi, performance artistiche con proiezioni emozionali. Questi eventi hanno il duplice ruolo di disseminare i risultati del progetto e di avvicinare le famiglie alla cultura e all’arte umbra, valorizzando ulteriormente questo patrimonio.
“Abbiamo voluto ‘giocare’ con l’arte visiva – spiegano da Archi’s Comunicazione – trovando spunto nelle opere d’arte, per creare un’esperienza aperta e dinamica. Nel mondo moderno WOW è un termine usato prevalentemente dai giovani e dai bambini per esprimere meraviglia, stupore, sorpresa. Da qui l’idea di creare un connubio tra storia e modernità, lasciando l’Umbria al centro e creando il marchio UAU. Gli oggetti del brand rappresentano l’arte e la cultura della regione Umbria, ridisegnate per essere in grado di catturare l’attenzione dei più piccoli senza disdegnare l’apprezzamento degli adulti, anche come pezzi di collezione esperienziali. Diventano strumento utile in famiglia per un uso consapevole delle immagini, spesso illusorie e fuorvianti, per dedicare tempo all’osservazione e alla riflessione come gli artisti ci insegnano, da sempre, con le loro opere.
La campionatura realizzata in questa prima fase potrà essere prodotta in serie su richiesta e personalizzata anche per altre realtà museali. Ringraziamo le aziende e i professionisti che hanno reso possibile la realizzazione del progetto e gli enti delle tre realtà museali che ci hanno supportato nella costruzione dei contenuti”.
“UAU – L’arte di essere bambini” assume il doppio ruolo di promuovere sia il merchandising museale sia il territorio regionale sotto un punto di vista nuovo e divertente, mettendo le future generazioni al centro e collegando ulteriormente la storia al mondo moderno e alle nuove tecnologie.
Per informazioni sul progetto UAU:
www.archiscomunicazione.it
Facebook: UAU – L’arte di essere bambini
Instagram: @uau_artediesserebambini