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I mille volti di NADIR CASELLI

Breve profilo della camaleontica giovane attrice pisana.
Raimondo Banchetti

I mille volti di NADIR CASELLI

Raimondo Banchetti
Breve profilo della camaleontica giovane attrice pisana.

Quando ho incontrato, casualmente, Nadir Caselli, se non l’avessi sentita chiamare per nome, non l’avrei riconosciuta. Eravamo in palestra e lei stava facendo un allenamento di karate col mio figlio più piccolo. Era totalmente diversa da come l’avevo sempre vista sia sul piccolo che sul grande schermo. Eppure, quell’attrice mi era rimasta impressa per il suo modo di scomporsi e ricomporsi all’interno dei suoi personaggi, al punto che, rivedendo i suoi film a distanza di tempo, inizialmente non avevo capito che fosse sempre lei. 

Siegfried Kracauer nel suo libro “Film, ritorno alla realtà fisica” traccia la differenza tra il divo e l’attore professionista. Secondo il teorico tedesco, la differenza risiede nel fatto che il divo è sempre lo stesso a prescindere dal ruolo che interpreti. L’attore, invece, si rende irriconoscibile per interpretare il personaggio che di volta in volta gli viene assegnato.

Nadir Caselli appartiene a questa seconda categoria. Non c’è nessuna somiglianza, ad esempio, tra la ragazza che sviene in discoteca in “Immaturi” e la nipote del Maresciallo Cecchini in “Don Matteo”. Ed è proprio questo il compito del caratterista, quello di “caratterizzare” il personaggio, di offrire un personaggio di contorno ad un attore più famoso, e quindi riconoscibile, che sia Raul Bova o Terence Hill, per guidare lo spettatore attraverso una storia che sembri realistica, per permettergli di cadere in una sorta di trance ipnotica, come afferma l’ipnotista Elio De Grandi (in arte Alexander) che gli permetta di seguire la storia immedesimandosi in questo o in quel personaggio e di dimenticare la realtà che lo circonda alienandosi da essa almeno per il tempo della durata del film.

In particolar modo, la ragazza che sviene in discoteca è uno di quei personaggi che rimangono in mente più degli stessi protagonisti del film. 

“Immaturi” è una commedia che narra la storia di alcuni quarantenni che si vedono invalidati gli esami di maturità e devono sostenerli nuovamente. Uno dei protagonisti, Piero (interpretato da Luca Bizzarri), alla ricerca delle tracce delle prove scritte, conosce in chat una diciannovenne, che ha come nick name Crudelia e le dà appuntamento in discoteca. Senza ancora avere svelato la sua identità, la urta accidentalmente e le macchia il vestito col suo drink. Lei, allora gli dice una frase che il protagonista subisce più che come un insulto, come una tragica realtà: “C’hai cent’anni, e stattene a casa!”. Poco dopo la ragazza ha un malore e sarà proprio Piero a salvarle la vita portandola in ospedale. E nel dialogo tra i due, che si svolge in ospedale, Piero ammette che è proprio chi ha vent’anni che può farti capire che tu non li hai più. Una scena toccante che forse esula dalla trama brillante della commedia ma che è una di quelle che si ricordano meglio. 

Ma chi è biograficamente Nadir Caselli? Nasce a Pisa nel 1989 (suo padre è il noto maestro di karate Franco Caselli, che come preparatore è al pari di un Lippi o di un Mancini, avendo allenato campioni d’Europa e del mondo). Giovanissima si trasferisce a Roma dove si laurea in Scienze della mediazione linguistica. Dopo un’attività come modella, nel 2008 debutta nel film “Un gioco da ragazze”.
Nel 2009 appare nella serie televisiva “R.I.S. 5” e nel 2010 fa parte del cast della serie “Tutti per Bruno” a fianco di Claudio Amendola.
Nel 2011 torna al cinema con “La peggior settimana della mia vita” e “Immaturi”. Nel 2012 è nel cast di “Posti in piedi in paradiso” di Carlo Verdone.
Nel 2013 è in “Universitari – Molto più che amici”
Dal 2014 al 2020 è nel cast di “Don Matteo” dove interpreta Lia, la nipote del Maresciallo Cecchini.

Vista in palestra, però, mi è sembrata totalmente lontana dai suoi personaggi e, molto gentilmente, si è prestata a fare una foto ricordo con mio figlio. Come disse anni fa la cantante Alice durante un incontro con gli studenti universitari al Cinema Lanteri di Pisa parlando di Franco Battiato, “Anche nello spettacolo, il più grande è sempre il più umile”.

Nel video, il dialogo in ospedale tra Piero e Crudelia.



Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Raimondo Banchetti
Raimondo Banchetti
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Raimondo Banchetti

Laureato in lettere ad indirizzo storico-artistico, appassionato di musica, ha studiato diversi strumenti, sia a fiato che a corda.
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