I CubiRossi, al contrario degli artisti sopra citati, di vernacolare non hanno niente e sembrano totalmente sganciati dalla città in cui sono nati.
Ci sono stati altri precedenti di artisti pisani che non hanno risentito della pisanità: a parte Andrea Bocelli, che non ha certo bisogno di presentazioni, bisogna risalire indietro nel tempo agli Homo Sapiens, vincitori del festival di Sanremo nel 1977 con “Bella da Morire” ed al grande baritono Titta Ruffo (1877 – 1953) che, partito da Pisa, divenne famoso in tutto il mondo anch’egli, come Bocelli, nel campo dell’opera lirica.
La band dei CubiRossi si forma nel 2016, composta da Marina Giusti, voce e frontwoman, Federica Sutera al basso, Gianluca Leoncini, chitarrista e polistrumentista, Alessandro Leoncini, alla batteria, diplomato in percussioni e in contrabbasso. In seguito, la Sutera esce dal gruppo e il basso viene eliminato dagli arrangiamenti.
La tecnica di suonare in gruppo ma senza il basso, era già stata sperimentata con successo all’inizio degli anni Settanta dal Formula 3, il mitico trio prodotto da Mogol e formato da Tony Cicco, batteria e voce, Gabriele Lorenzi, tastiere, e dal recentemente scomparso Alberto Radius alle chitarre. I tre musicisti eseguivano principalmente brani composti appositamente per loro da Lucio Battisti ed hanno scritto una pagina importante della musica italiana.
È doveroso precisare, però, che stiamo parlando ormai di mezzo secolo fa e che da allora l’elettronica, che pure iniziava timidamente a fare il suo ingresso nel mondo della musica, si è evoluta fino quasi a fare da padrona, ed è proprio dell’elettronica di cui si avvalgono i CubiRossi a testimonianza del fatto che il modo di fare musica è cambiato ed è in continua evoluzione.
I CubiRossi, sotto l’aspetto musicale, hanno infatti uno stile e un sound dove la componente elettronica è protagonista, caratterizzata da influenze Trap, Alternative Rock, Metal e Dark Pop e sono la prima band italiana a sperimentare un genere di musica internazionale ma, e questa è la loro peculiarità, usando principalmente testi in italiano, anziché in inglese, quasi a titolo provocatorio.
Nel 2019 i CubiRossi si rivelano, risultando vincitori nazionali dell’Emergenza Festival, vittoria alla quale segue, durante la stagione estiva, un tour di quaranta date in Italia e Germania.
Dopo aver realizzato il loro primo singolo “Nel Disordine”, nel 2021 esce il loro primo album “Camera 21”, preceduto dai singoli “Il Processo” e “Società(A)normale”. Dello stesso anno è il brano “Appesa al Cielo” che tratta il tema del cyberbullismo attraverso la tragica vicenda di Carolina Picchio, morta suicida nel 2013.
Negli anni successivi seguono altri brani, spesso accompagnati da vidoclip musicali di ottima fattura, fino ad arrivare all’ ultimo singolo uscito nei giorni scorsi, il 12 maggio 2023, dal titolo “Tutto Cambia”, brano struggente che Marina Giusti ha dedicato alla sua sorella minore ed in cui le parla e la rassicura dopo un periodo molto duro e difficile; la incoraggia ad andare avanti mettendo da parte i dolori e le sofferenze del passato perché è soltanto trovando la forza di andare avanti che tutto cambia.
Il video ci mostra le due sorelle che giocano da piccole (una delle quali interpretata dalla piccola Claudia Sechi, cugina di Marina Giusti), fino a crescere insieme, inframezzate da Marina che esegue la canzone.
Un’ultima considerazione merita la voce di Marina Giusti. In un periodo musicale in cui domina il Rap e quindi il parlato, e nel quale la tendenza è quella di dare più importanza ai testi che non alla melodia e alla voce di chi li interpreta, i CubiRossi danno invece la giusta importanza alla melodia e la voce di Marina è una voce ben curata e degna di una cantante interprete.