Gli Iron Butterfly sono un gruppo rock statunitense che si forma nel 1966 a San Diego, in California, intorno all’organista e cantante Doug Ingle.
Ingle fu iniziato alla musica da suo padre, organista in una chiesa, e rimane legato all’organo durante tutta la sua carriera di tastierista, a differenza di molti tastieristi dell’epoca che sperimentavano nuove sonorità con l’uso dei sintetizzatori (ad esempio l’assolo di Moog in “Impressioni di settembre” della Premiata Forneria Marconi). È inoltre dotato di una voce molto potente dai toni bassi, per cui, anche se inizialmente affida le parti cantate ad un altro componente del gruppo, diviene ben presto egli stesso voce solista e frontman.
Degli Iron Butterfly bisogna distinguere la formazione originale, la formazione storica e le altre formazioni.
La formazione originale è costituita da Ingle (organo e voce), Jerry Penrod al basso, Danny Weiss alle chitarre, Ron Bushy alla batteria e Darryl DeLoach voce solista.
Con questa formazione, gli Iron Butterfly registrano il loro primo album “Heavy” del 1968. Al termine delle registrazioni, Ingle licenzia gli altri componenti del gruppo ad eccezione del batterista, ed assume il bassista Lee Dorman e il chitarrista Erik Brann, passando lui stesso al ruolo di voce solista. È questa la formazione storica con la quale il gruppo registra il suo album più significativo “In-A-Gadda-Da-Vida” che esce nel 1973 (secondo altre fonti nel 1968).
Il brano che da il titolo all’album rimarrà nella storia del rock come uno dei brani più significativi del rock psichedelico dell’epoca e merita un’analisi a parte. Innanzitutto per la sua durata di oltre 17’ occupa un’intera facciata del vinile a 33 giri (sull’altro lato trovano spazio cinque canzoni). Il brano contiene assoli di tutti e quattro i musicisti, tra i quali spicca l’assolo di batteria di Bushy, anche se l’assolo più ricordato, almeno in Italia, è quello del bassista Lee Dorman, che venne per alcuni anni utilizzato come sigla della trasmissione radiofonica “Supersonic”. L’assolo di Ingle, invece, ricorda molto i brani liturgici sui quali, fin da piccolo, ha imparato a suonare.
La casa discografica costrinse però gli Iron Buterfly a registrare un’altra versione del brano senza gli assoli, per facilitare i passaggi radiofonici. Il titolo è una storpiatura della frase “In the garden of Eden” e si dice che Ingle, in preda all’alcool o a sostanze stupefacenti, lo abbia pronunciato in quel modo ed abbia successivamente deciso di utilizzare nel brano la storpiatura anziché la frase originale. Comunque sia, “In-A-Gadda-Da-Vida” rimane il brano più significativo degli Iron Butterfly, uno dei brani emblematici della psichedelia ed è considerato il brano di maggior successo del gruppo.
Dopo “In-A-Gadda-Da-Vida” il gruppo incide un altro album di minor successo ed un album live, dopodiché il gruppo si scioglie una prima volta. Da questo momento in poi, gli Iron Butterfly si ricostituiscono e si sciolgono diverse volte con entrate ed uscite di nuovi componenti che si alternano a quelli della formazione storica.
Anche Doug Ingle tornerà nel gruppo ma soltanto per due anni dal 1983 all’ 85. Bushy rimarrà quasi costantemente negli Iron Butterfly fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2021. Brann, che fu uno dei fautori della prima reunion, scompare nel 2003 e Dorman, che rientra nel gruppo nel 2006, scompare nel 2012.
Della formazione storica degli Iron Butterfly, ad oggi, rimane in vita soltanto Doug Ingle. La formazione attuale del gruppo, quindi, non ha più niente a che fare con quei quattro ragazzi che, sia pure musicisti alle prime armi, incisero un capolavoro come “In-A-Gadda-Da-Vida”.