L’11 Agosto del 1849, a Venezia nasceva il grande pittore Giacomo Favretto, considerato tra i principali rappresentanti del Verismo veneto. Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Venezia, divenendo compagno di corso di grandi della pittura veneta come Guglielmo Ciardi, Luigi Nono ed Alessandro Milesi. Finito il periodo studentesco diventò assistente di Pompeo Marino Molmenti, che fu suo Maestro in Accademia. Negli anni ’70 raggiunse i primi successi di pubblico e di critica ed iniziò a trattare temi della quotidianità popolare, della vita nelle piazze e delle botteghe. Nel 1878, partecipando all”Esposizione di Brera”, raggiunse un ulteriore successo di pubblico con l’opera “Il Sorcio”, nonostante una grave patologia che gli fece perdere la vista da un occhio. Dal 1880 iniziò a vincere grandi premi nazionali, come il “Premio Principe Filiberto” di Brera ed il Premio dell’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, aumentando il suo prestigio artistico. Nel 1887, durante la sua partecipazione all’Esposizione Nazionale tenutasi proprio nella sua Venezia, mentre era all’apice del successo, morì a soli trentasette anni per febbre tifoide. Nel 1899 la “Biennale di Venezia” gli dedicò un’importante ed ampia retrospettiva.
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa