Il 13 Settembre del 1995, a Milano moriva il grande scultore Francesco Messina. Era nato nel 1900 a Linguaglossa (Catania) ma la famiglia si trasferì presto a Genova, dove, pur studiando alle elementari, lavorò fin da ragazzino come garzone marmista nel laboratorio Rigacci e Callegari. Dal 1922 iniziò ad esporre regolarmente le sue opere alla “Biennale d’Arte di Venezia” e tra il 1926 ed il 1929 partecipò alle collettive del gruppo “Novecento Italiano” a Milano. Nel 1932 si trasferì a Milano dove vinse il concorso per la cattedra di scultura all’Accademia d’Arte di Brera, della quale, dopo solo due anni, divenne il direttore. Negli anni trenta espone in importanti collettive d’Arte Italiana in Svizzera, Spagna, Germania, Svezia, Norvegia, Francia e Brasile. Fu autore di importanti monumenti del Novecento Italiano e tra questi possiamo ricordare Santa Caterina da Siena, collocata sul lungotevere di Castel Sant’Angelo, a Roma, la Via Crucis di San Giovanni Rotondo, il Cavallo Morente della R.A.I., il monumento di Pio XII nella Basilica di S.Pietro a Roma, il monumento di Cristoforo Colombo a Chiavari, il gruppo monumentale in marmo di San Carlo per l’Ospedale Maggiore di Niguarda a Milano, la statua equestre, detto del “Regisole” e quella di Minerva per la città di Pavia, il busto di Pietro Mascagni per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 1942 vinse il Premio di Scultura alla Biennale di Venezia, dove espone una personale. Nel 1943 fu nominato Accademico d’Italia. Nei primi anni ’70 gli viene assegnata la “sala Borgia” della Galleria Vaticana Paolo VI, dedicata all’Arte Sacra contemporanea. Nel 1974 viene inaugurato a Milano il Civico Museo-Studio Francesco Messina nell’antica chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio. Le sue opere figurano nei più prestigiosi musei del mondo ed è considerato tra I più grandi scultori figurativi del Novecento Italiano.
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa