Il 24 Giugno del 1923, a Forest, nel Mississippi, U.S.A., viene dato come il più probabile per la nascita del bluesman “T-Model Ford”, il cui vero nome era James Lewis Carter Ford. Non ricordava la sua data di nascita e viene considerato incerto non solo il giorno, ma addirittura anche l’anno (si ipotizza dal 1921 al 1925). Solo i ricercatori Bob Eagle ed Eric LeBlanc indicano come corretto il 24 giugno 1923. Visse l’infanzia con un padre violento che lo ferì in modo permanente all’età di 11 anni. Analfabeta, fece lavori umili fin da ragazzino, arando campi, lavorando in una segheria e come camionista. Vivendo sempre in ambienti violenti finì in carcere per omicidio, ma riuscì ad avere un’incredibile riduzione della pena, restando in galera solo due anni. Ebbe 26 figli e quando la sua quinta moglie lo lasciò facendogli come “regalo d’addio” una chitarra, lui, pur non sapendo leggere la musica, imparò a suonarla ad orecchio ed in poco tempo decise di fare della musica il suo mestiere, tenendo dagli anni ’70 concerti in vari club, dove fu notato per il suo stile particolare, che fondeva le atmosfere “Delta Blues” con il Blues di Chicago e gli stili “jukeBlues” comuni. Ebbe occasione di aprire concerti di grandi come Buddy Guy e alla metà degli anni ’90 ebbe il suo primo contratto discografico con la “Fat Possum Records”, pubblicando 5 album, fino al 2008. Con la band GravelRoad fu invitato a vari Festival e realizzò vari tour. Fu anche protagonista di un documentario sul Blues. Nel 2008 gli fu applicato un pacemaker ma continuò a fare tour, fino ad essere vittima di un ictus nel 2010. Ma anche questo non lo fermò e pur avendo difficoltà di mobilità della mano destra, continuò a fare concerti in Festival e tour. Continuò anche ad incidere dischi e nel 2012 ebbe un secondo ictus, che ne limitò le esibizioni. Morì nel 2013 a Greenville, dopo una prolungata malattia, per insufficienza respiratoria.
Questa mia opera ad acquerello è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa