Domani, venerdì 17 febbraio il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza la presentazione del romanzo “Fadia” dello scrittore Santo Gioffré. Il nuovo romanzo di Santo Gioffrè, medico e scrittore calabrese, che per primo denunciò il malaffare della sanità calabra, durante l’incarico di presidente dell’Asp di Reggio Calabria, è posto al bivio tra spiritualità e materialismo. L’ultima fatica letteraria è ambientata in Siria e narra le vicende di un amore proibito fra Andrea, medico italiano, e Fadia, monaca siriana. Il libro è un viaggio nel Mediterraneo che l’autore ha fatto, soffermandosi nella martoriata Siria, la cui cultura e storia si intreccia con quelle di altre terre del Mediterraneo, anche grazie ai riflessi di religioni comuni, con quella di altri popoli.
Con “Fadia”, Gioffrè torna al suo grande amore, la narrativa. Ma questa volta lascia il porto sicuro del romanzo storico e s’inoltra nel mare in tempesta della contemporaneità, restituendoci un grande affresco del Mediterraneo orientale afflitto da guerre divenute endemiche e rivelando palesemente verità scomode tutt’ora invise ai media occidentali. Il saggio letterario apre scenari di densa riflessione sui rapporti tra Oriente e Occidente, tra spiritualità e materialismo. Al centro della narrazione, una vicenda umana ed esistenziale, una profonda storia d’amore motore imprescindibile nella nostra esistenza.
Santo Gioffrè è nato nel 1954 a Seminara, in provincia di Reggio Calabria, paese che ha ispirato le sue ricerche storiche e la sua narrativa. Laureato in medicina e chirurgia presso l’Università di Messina nel 1981, si è specializzato in ginecologia ed ostetricia nella medesima università. Attivo nella vita politica e sociale, è stato eletto più volte consigliere al Comune di Seminara e, dal 1994, due volte Consigliere provinciale, ricoprendo anche la carica di assessore alla cultura della Provincia di Reggio Calabria. Nel 1999 ha pubblicato il suo primo romanzo storico “Gli Spinelli e le Nobili Famiglie di Seminara”, ambientato nel periodo del terremoto del 1783, ma il successo arriva nel 2008 con “Artemisia Sanchez”, da cui è stata tratta anche una serie televisiva trasmessa dalla Rai. Nel 2015 viene nominato dalla giunta Oliverio quale Commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria. È stato il primo a denunciare le anomalie dei pagamenti all’ASP di Reggio Calabria, che porteranno la stessa azienda sanitaria ad essere sciolta per infiltrazione mafiosa. Ha pubblicato, oltre alle due citate, le seguenti opere: “Leonzio Pilato” (2007), “La terra rossa” (2010), “Il Gran Capitán e il mistero della Madonna nera” (2014), “L’opera degli ulivi” (2018) e “Fadia” nel 2022. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a partire da domani, venerdì 17 febbraio.