“Clessidra”, considerato come il più sconcertante, audace e complesso fra i romanzi di Danilo Kiš, apparso nel 1972 ma approdato nelle librerie italiane soltanto nel 1990, è il testo ispiratore (ma non solo) per l’artista cesenate Enrico Malatesta e presentato in prima assoluta al Mittelfest 2023 “Inevitabile” .
Malatesta, In scena con Lucia Fontanelli che recita brani dello scrittore serbo, utilizza oggetti vari: oltre alla voce, percussioni, walkman, piccoli speaker, per creare un ambiente sonoro, un non-teatro di immagini sonore sinergico all’azione performativa ed allo spazio di una antica Chiesa sconsacrata.
Un lavoro di ricerca sonora in-progress.
Nato nel 1985, Enrico Malatesta è percussionista e ricercatore indipendente, attivo in ambiti sperimentali tra musica, performance e indagine territoriale. La sua pratica esplora la relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali, con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple: tutto questo attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo.
Con “Clessidra” Malatesta indaga le relazioni corpo–suono–spazio: se la lettura del testo suscita spesso angoscia, sgomento e ammirazione per l’autore, la sua visione sonora ci riporta tutta la tensione intellettuale e morale dell’opera.
La disperazione ma anche tutta la forza di contrastarla del testo di Danilo Kis, la limitatezza degli oggetti sonori utilizzati ma anche la possibilità immaginativa e creativa degli stessi sono il tratto di unione Kiss-Malatesta.
Se per Kiš, di padre ebreo-ungherese e di madre serbo-ortodossa, nato in una città di confine tra l’Ungheria e la Jugoslavia, il problema era come riuscire a parlare del dramma umano, di come riuscire ad articolare (o scrivere) anche solo la prima parola, così anche per Malatesta l’impegno è quello di costruire via via “cartoline” sonore, tentativi di parlare con i suoni, di rievocare immagini.
Che sono caverne, antri, pioggia, rumori, volontà di uscire, desiderio di libertà.
Kiš, oltre il tempo e oltre l’istante, così scriveva:
“Consapevole del fatto che sono incapace di attentare alla mia vita, perché mi ripugna il mio corpo, mi ripugnano la morte, il sangue e tutti gli accessori della morte, corda, rasoio, arma, ho sentito, poco fa, quando mi sono diretto verso il villaggio, accompagnando mio figlio alla porta, ho sentito a un tratto come un’illuminazione che mi svelava la possibilità di liberarmi senza dolore di tutte le paure e di tutte le preoccupazioni, senza d’altra parte dovermi esibire in uno spettacolo granguignolesco” (Danilo Kiš).
CLESSIDRA
performance sonora / concerto liberamente ispirato ai racconti di Danilo Kiš di Enrico Malatesta
con Enrico Malatesta, percussioni, oggetti, dispositivi, playback e Lucia Fontanelli, voce
Produzione Mittelfest2023
photo © Enrico Malatesta
Prima assoluta