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Catalysi Festival: 26 artiste e artisti esordienti dell’arte performativa, installativa e musicale

Dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 a Cesena, voluto da Claudia Castellucci e realizzato da Societas. Diretto da Guillermo de Cabanyes
Liquidarte - Immagine sostitutiva

Catalysi Festival: 26 artiste e artisti esordienti dell’arte performativa, installativa e musicale

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Dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 a Cesena, voluto da Claudia Castellucci e realizzato da Societas. Diretto da Guillermo de Cabanyes

F E S T I V A L C A T A L Y S I

A Cesena un festival principiante delle arti performative.

26 artiste e artisti esordienti dell’arte performativa, installativa e musicale
occuperanno gli spazi del Teatro Comandini, Arena San Biagio ed ex Chiesa di Santo Spirito
Ideato da Claudia Castellucci all’interno di Catalysi-movimento di generazione artistica,

Il Festival è diretto da Guillermo de Cabanyes.

Nasce a Cesena un nuovo Festival delle arti performative caratterizzato dalla condizione principiante. È Catalysi, voluto da Claudia Castellucci e realizzato da Societas con la collaborazione di diverse realtà
cittadine e non solo. Alla direzione del Festival – che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre tra gli spazi del
Teatro Comandini, dell’Arena San Biagio e della ex Chiesa di Santo Spirito – il curatore, a sua volta principiante, Guillermo de Cabanyes, cui sono state affidate la selezione di artiste e artisti (in 160 hanno
risposto all’invito a catena) e la cura generale. “Un passaggio originato dal desiderio di perlustrare le trasformazioni intergenerazionali – scrive nella presentazione – e di favorire collisioni di energie pratiche gusti e saperi. Nel mezzo di questo attraversamento si intravedono forze luciferine che guardano con sospetto all’ordine e alla competizione per la sopravvivenza propriadel sistema dell’arte contemporaneo.

Un Festival immaginato secondo il principio della sperimentazione che tenta di accogliere le minacce dell’infinito, del non compiuto; del vuoto profondo e angosciante…”.
Incentrato sulla sperimentazione scenica, il Festival è l’apice dell’omonimo movimento a catena che prende
avvio da due residenze artistiche in corso al Teatro Comandini, – la Compagnia Cospicua, dell’artista Stefania Rovatti – che osserva l’elemento dell’acqua e delle sue proprietà, in vista di filtri magistrali per la disciplina della sua poesia (in scena venerdì 30 settembre alle 19.30) – e della francese Lou Riouallon – che interroga il concetto di libertà esplorando le relazioni umane e i confini dell’intimità (in scena sempre lo stesso giorno alle 21.30). Queste irradiano, oltre al Festival, anche uno studio coordinato – curato dalla stessa Castellucci – alimentando un seminario e laboratorio di Letteratura Critica con 15 partecipanti.
Il Festival Catalysi è dunque l’evoluzione di un progetto di residenza che, già realizzato in passato, mette in moto un’energia a cascata, destinata a coinvolgere la città in una tre giorni di impeto e presenza.
L’allestimento degli spazi e delle opere prevede attraversamenti, ascolti, immersioni, socialità e confronto
critico. Oltre alle già citate artiste in residenza, si susseguiranno performance di I figli di Marla, Parini
Secondo, mealwaukee, Candela Capitán (insieme a Pandora’s Jukebox), Ifigenia/Tyche, Eynav
Rosolio; live set e immersioni musicali con Maria Larocca, Minus Collettivo, Elena Rivoltini, Brendan
Sean Piroué, Ursula Sereghy, Oroboro; un’esposizione di Ambra Accorsi; la proiezione di un film di Pelešjan con musica dal vivo ad opera di Furtherset (progetto a cura di altriformati), tra le altre cose realizzate in collaborazione con il Cinema Eliso; concerti hardcore, death metal, emo punk di Regrowth, Skulld, Riviera curati da Magazzino Parallelo (che si occuperà anche del ristoro); altri di musica elettronica con PD&LM Laptop Trio, Mattia Mazzocchio, Demetrio Cecchitelli – curati dal Conservatorio Bruno Maderna –; ed esposizione e vendita di libri e altri prodotti editoriali con Epoca Libri e I Libri di Elena di Cesena, e la casa editrice Sete di Faenza (che pubblica il Bollettino di Catalysi), partner del Festival, oltre alle illustratrici e illustratori: Kelp, Tassi disegni, Manuela Mapelli. Il programma del Festival si completa con due Laboratori pratici: La stagione propedeutica, curato da Sissj Bassani – esercizi di preparazione atletica còlti a intensificare la consapevolezza della propria postura – e Corte dei miracoli, condotto da Gaia Ginevra Giorgi e Edoardo Lazzari per una pratica di liberazione dello sguardo e del linguaggio.

“Con Catalysi vogliamo risvegliare il letargo patito in due anni di pandemia guardandoci intorno, qui, a Cesena – afferma Claudia Castellucci. La nostra è una compagnia di teatro internazionale, ma vogliamo catalizzare alcune realtà della città che vivono il loro mestiere coltivando pensieri, idee e prodotti che rendono la vita più ricca di esperienze e sentimenti proprio nella città.
Abbiamo scelto la parola ‘festival’ perché quello che proponiamo richiama molte persone in un posto dove molte cose diverse si raccolgono con un unico principio: rendere la vita più ricca di idee e di relazioni. Così convivono insieme culture di diversa intensità e impegno, ma tutte sensibili a una vita che si esprime fisicamente nell’incontro e nella ricchezza di proposte. Vogliamo dimostrare che è possibile creare luoghi popolati, anche con gli alimenti dell’immaginazione e spirituali. Arte, musica, teatro, cinema, confortati dal ristoro, e non viceversa. Tutto il Festival Catalysi, poi è all’insegna dell’azione principiante. Principianti gli artisti e anche il Direttore del Festival. Vogliamo trasmettere l’impeto di chi sente il bisogno di cominciare qualcosa di nuovo. A noi, più esperti, soltanto il compito di favorire la catalisi tra molti elementi”.
Il Festival, prodotto da Societas, ha ottenuto un contributo tramite bando del Comune di Cesena, e gode del sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura. Partner: Magazzino Parallelo,
Cinema Eliseo, Conservatorio Bruno Maderna, I Libri di Elena, EpocaLibri, Edizioni Sete. Mediapartner: rivista Antinomie; Gagarin Orbite Culturali; UniRadio Cesena; Neu Radio. Gran parte del programma è a offerta libera. Il biglietto per gli spettacoli a pagamento di Lou Riouallon, Stefania Rovatti/Cospicua, mealwaukee, Ifigenia/Tyche (Cuma), Eynav Rosolio è di 5 euro.

Le tre giornate in dettaglio
Le giornate di Catalysi intrecciano fluidamente generi e linguaggi dello spettacolo dal vivo, orientati
all’impianto del nuovo, all’emersione concreta di idee nascoste e alla tipica determinazione di creare in
condizioni soffocanti. Catalysi miscela ricercatezza e intensità dell’attenzione con spontaneità e distensione. La prima giornata del Festival, venerdì 30 settembre vede protagoniste le due artiste che irradiano le venature del Festival attraverso i loro lavori in residenza al Comandini (che saranno rappresentati negli spazi del teatro stesso): Le soleil dans tes cheveux di Lou Riouallon, una performance che esplora le relazioni umane, i confini dell’intimo e il concetto di libertà (19.30), e Lito Latere della Compagnia Cospicua di Stefania Rovatti, un’osservazione capillare dell’acqua, per informare una poesia vigilata da altri materiali e materie che pure rispondono alle sue proprietà (21.30). Tra le due performance si snodano, all’Arena San Biagio, i 3 concerti curati dal Conservatorio Bruno Maderna, proposti dagli allievi del Corso di musica elettronica (dalle 20.30): Andromeda, di Mattia Mazzocchio con la soprano Alejandra Meza, composizione per voce e live electronics ispirata al mito femminile per eccellenza; Imagery Archive-Aqui Profundis (Redux) di Demetrio Cecchitelli, una ricerca fondata sulla estemporaneità, spontaneità e semplicità del gesto musicale e sulla memoria sonora; introdotti da una performance audio/video di PD&LM Laptop Trio. In chiusura di serata, alle 22.15, si torna in Arena per inoltrarsi nella notte e nel ballo con 3 concerti a cura di Magazzino Parallelo: Regrowth, quintetto sardo di ispirazione wave metalcore e melodic hardcore dal motto “fast music for sad people”; Skulld, death metal primitivo e femminista; e infine Riviera, la band emo punk romagnola “from megapeso”.

La serata si aprirà alle 18.30 con una presentazione di Claudia Castellucci e Guillermo de Cabanyes
intitolata La Nada y las Tinieblas (Il Nulla e le Tenebre).

La seconda giornata, sabato 1 ottobre, si apre con l’allestimento al Comandini (dalle 18.30 alle 20.30) di Ambra Accorsi che espone manufatti tessili dettati dal decoro e dall’appartenenza e con il debutto in Arena alle 18.30 della performance Paneuritmia – della compagine I figli di Marla – che prende il nome dall’omonimo metodo di riconnessione al ritmo del cosmo, sulla scia del mistico e maestro di danze Georges Ivanovič Gurdjieff.
Segue, ancora in Arena, Parini Secondo con Speeed (doppia replica alle 19.45 e alle 21.30) un fulmineo
intervento coreografico e musicale ispirato al fenomeno della “para para” e dell’“eurobeat”, diffusosi negli anni Novanta nei club di Tokyo: uno stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici.
Tra le due repliche, al Comandini è in programma alle 20.30, Maniac, di Mealwaukee, debutto di un
dispositivo scenico che – agendo sui margini percettivi – attua un capovolgimento prospettico: la scena guarda lo spettatore, o per meglio dire è lo spettatore che guarda la scena che guarda lo spettatore. Dalle 22.00 la serata prende un peso prevalentemente musicale: in Arena l’artista di Praga Ursula Sereghy esegue il suo primo album OK Box in un live set che esplora le possibilità illimitate del sound design; segue il dj set di Oroboro con caleidoscopici patchwork musicali che prendono a piene mani da diverse branche dell’elettronica, cercando di trasfigurare un composto informe di generi e manierismi in qualcosa di nuovamente primitivo. Poi, dalle 23.00 al Comandini la spagnola Candela Capitán (con un dj set della
slovena Pandora’s Jukebox) esegue The Death at the Club [in 45min], solo di danza che esplora la resistenza del corpo sulla pista da ballo, esponendo in parallelo il lato oscuro dell’individualismo giovanile nella società contemporanea. Seguono il mixtape diffuso di Maria Larocca – una fantasmagoria balenante nell’ora del transito che convoca folclore tecno-mediterraneo, bpm normanni, sudismo magico, orientalismo sognante – e il live set di Undicesima Casa & the Aftercare Angels dal titolo Brucia il tuo vestito preferito e facci un funerale un organismo drammaturgico ibrido di musica live, dj set, performance e installazione visiva in nome di una partecipazione organica e mutevole, con il pensiero a Warburg e a un remixing di ispirazione rinascimentale, in nome di uno stare “dentro”.

La terza e ultima giornata, domenica 2 ottobre, prevede, dalle 16.30, all’Arena l’attivazione dello spazio di presa di parola costruito da Corte dei miracoli e prosegue alle 17.30 con Minus Collettivo e il concerto immersivo ArounD – Cesena, un sistema di improvvisazione che crea una forte relazione tra suono, spazio e movimento ponendo gli ascoltatori all’interno di una dimensione sonora dinamica. Alle 18.00 Amadriadi di Michele Ifigenia Colturi (Collettivo Tyche), una evocazione visiva in relazione allo spazio urbano/contemporaneo.
Alle 18.30 al Comandini Elena Rivoltini debutta con Alchimie vocali, installazione performativa per voce,
respiro, laringe e blocchi di vetro grezzo. Segue alle 19.15 in Arena Furtherset con Secolo nostro | Circulata melodia, un’inedita sonorizzazione dal vivo del film Secolo nostro di Artavazd Pelešjan, nata nel giugno scorso all’interno di un progetto di altriformati a Palazzo Grassi di Venezia. Si torna in Teatro alle 20.00 con un secondo lavoro di Ifigenia/Tyche, Cuma, ritratto di una Sibilla e del suo disfacimento profetico, seguito alle 20.30 dal debutto di Nature of the Beast dell’israeliana Eynav Rosolio che espande, incarna, esplora nell’intimità del teatro, il significato di passività, assenza, azione e non-azione, al di fuori del linguaggio. La serata – e il Festival – si conclude in Arena alle 21.30 con Solstice del francese Brendan Sean Piroué, “dialogo” tra sintetizzatori e chitarra “preparata”, un rituale astratto in omaggio a forze superiori.

Il laboratorio La stagione propedeutica – che si tiene all’ex Chiesa di Santo Spirito giovedì 29 settembre dalle 14.00 alle 19.00, venerdì 30 settembre dalle 9.00 alle 13.00, sabato 1 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 – è aperto a uditori esterni.
Il laboratorio Corte dei miracoli si svolge tra la ex Chiesa di Santo Spirito e l’Arena San Biagio sabato 1
ottobre dalle 15.00 alle 18.00 e domenica 2 ottobre dalle 10.00 alle 13.00. Domenica, alle 16.30, verrà aperto a una partecipazione del pubblico. Entrambi sono a partecipazione gratuita.

Per tutte le serate del Festival sarà attivo, all’interno dell’Arena, il punto ristoro curato da Magazzino
Parallelo.

La biglietteria e il punto informativo del Festival apriranno un’ora prima dell’inizio di ogni serata.

Crediti
L’ideazione del sistema Catalysi è di Claudia Castellucci; direzione del Festival: Guillermo de Cabanyes;
coordinamento generale e organizzazione: Camilla Rizzi; comunicazione e organizzazione: Simona Barducci; aiuto all’organizzazione: Giulia Colla; tecnica: Francesca Di Serio, Rocío España Rodríguez, Gionni Gardini, Michele Petrosino, Eugenio Resta; direzione di produzione: Benedetta Briglia; direzione amministrativa: Michela Medri; amministrazione: Elisa Bruno; redazione: Cristina Ventrucci; cura della comunicazione visiva: Pier Paolo Zimmermann; collaborano inoltre: Francesco Russo, osservatore dalla scena francofona; Lucía Diaz-Tejeiro, osservatrice dalla scena spagnola.

Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Giamcarlo Garoia
ID: 366677
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