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BALALAIKA E DOMRA: le due sorelle del floklore russo e ucraino

da Raimondo Banchetti
balalaika-domra
Pare impossibile, ma anche in tempo di guerra, Russia e Ucraina sono legate almeno da questi due strumenti musicali. Vediamo come.

La balalaika è indissolubilmente legata alla musica del folklore russo. Quando si pensa alla musica popolare russa, si pensa subito ad essa, così come si pensa al mandolino quando si parla della canzone napoletana.

La balalaika è un liuto con cassa armonica a forma triangolare e appartiene alla famiglia dei cordofoni a corde pizzicate. È dotata di tre corde (a volte tre raddoppiate) che vengono fatte vibrare con le dita o con il plettro. Anche per la balalaika, così come per altri cordofoni come ad esempio l’ukulele, esistono strumenti di diverse tonalità e dimensioni, secondo l’accordatura. Nel caso specifico troviamo cinque tipi di balalaika che sono:

• Mi-Mi La, che è il tipo più conosciuto, quello che viene considerato la balalaika per eccellenza
• La La Re, poco più grande di dimensioni
• La balalaika alto, anch’essa accordata in Mi Mi La, ma suona un’ottava più bassa della prima e perciò è ancora più grande della seconda
• La balalaika basso, accordata in Mi, La, Re
• Infine, la balalaika contrabbasso anch’essa in Mi La Re che suona un’ottava più bassa della precedente ed è ancora più grande

La domra è considerata la madre della balalaika, anche se sulla discendenza della balalaika dalla domra il rapporto non è chiaro e si perde nella notte dei tempi.

L’unica cosa certa è che la domra venne portata in Russia dai Mongoli nel XIII secolo e inizialmente era dotata soltanto di due corde. Oggi di corde può averne tre o quattro e anch’essa si suona col plettro. Rispetto alla balalaika, ha il manico più lungo. Fu in voga tra il XVI e il XVII secolo prima di essere progressivamente sostituita in Russia dalla balalaika, ma è attualmente utilizzata nella musica folk in molti Paesi della ex Unione Sovietica, compresa l’Ucraina dove viene ancora oggi utilizzata al posto della balalaika, ma è anche diffusa nientemeno che negli Stati Uniti.

La domra a tre corde è accordata in Mi La Re, mentre quella a quattro corde in Sol, Re, La, Mi, come il mandolino.

Anche per la domra, come già abbiamo visto per la balalaika, esistono varie misure ed accordature secondo le tonalità. Vediamo quelle della domra a tre corde:

• piccolo domra accordata in Si, Mi, La
• primo domra Mi, La, Re
• domra soprano Si, Mi, La
• domra alto Mi, La, Re
• domra tenore Si, Mi, La
• domra basso Mi, La, Re
• domra contrabbasso minore Mi, La, Re
• domra contrabbasso maggiore La, Re, Sol

La domra, come forma, è molto vicina alla Tambouritza, il cordofono originario della Croazia e diffuso nei Paesi Balcanici, strumento ancora più antico che esisteva già all’epoca dell’ Impero Bizantino.

Come già detto, è difficile risalire alle origini esatte di questi cordofoni, ma è certo che tra loro ci sono state delle evidenti contaminazioni. Non ci rimane quindi che ascoltare la musica di questi strumenti che. come tutti gli strumenti musicali, sono strumenti di pace, cosa della quale c’è tanto bisogno soprattutto in questo tormentato periodo.

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Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Raimondo Banchetti
Raimondo Banchetti

Raimondo Banchetti

Laureato in lettere ad indirizzo storico-artistico, appassionato di musica, ha studiato diversi strumenti, sia a fiato che a corda.
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