Il 12 Novembre del 1840, a Parigi, in Francia, nasceva il grande scultore Auguste Rodin (nome completo François-Auguste-René Rodin). Anche se principalmente autodidatta, ricevette i rudimenti del disegno e della pittura alla “Petite Ecole”. Fu rifiutata per ben tre volte la sua ammissione alla “Ecole des Beaux Arts”, e Rodin, con molta umiltà, iniziò a lavorare come decoratore e costruendo oggetti decorativi ed elementi architettonici ornamentali. Per un breve periodo, nel dolore per la morte della sorella, abbandonò l’Arte ed entrò in una congregazione religiosa, ma dopo poco, il fondatore dell’ordine, notandone il grande talento, convinse Rodin a dedicarsi nuovamente alla scultura. Riprese così il lavoro di decoratore e prese lezioni private di scultura. Raggiunse un tale realismo che una volta in Belgio fu accusato di non aver modellato la scultura, ma di aver fatto un calco su un modello vivo. Con una compagna ed un figlio da mantenere e la scarsità di lavoro, ebbe grandi difficoltà economiche fino al 1880, quando gli fu offerto un nuovo lavoro di designer nella fabbrica nazionale di porcellana. Iniziarono i primi successi nazionali, gli inviti al Salon di Parigi ed anche all’estero con opere all’Esposizione Internazionale di Chicago, nel 1893. Con le sue opere realistiche dalla grande forza ed espressività ebbe poi grande successo anche in Gran Bretagna e finì per essere considerato il più grande scultore di Francia e tra i più grandi a livello mondiale. Morì per le conseguenze di un’influenza, nel 1917.
Questa mia opera a seppia è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa