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Arte: arriva il suitcase museum.

da Luc Montella
Liquidarte - Immagine sostitutiva
Photo credits: Gilberto Di Benedetto
Ritrovata una rivisitazione di Fontana degli anni ’80 eseguita dal pittore Hypnos.

Una gallerista romana ha ritrovato in una vecchia soffitta, due preziose valigie dei primi del ‘900. Lo stupore è che aprendole ha ritrovato delle opere giovanili degli anni ’80 del noto pittore informale Hypnos. Una di queste opere ha colpito l’immaginazione della nota gallerista tanto da trasformare la preziosa valigia in un museo ambulante con un opera sola. L’eccezionalità del ritrovamento sta nel fatto che questa opera concettuale è solo da poco salita agli onori della cronaca. Non mancò mai di stupire il pubblico, anche quello dei non addetti ai lavori, quello dei critici d’arte per intenderci, l’inesauribile vitalità concettuale dell’artista Hypnos – al secolo Gilberto Di Benedetto – che nella sua ultima opera dal titolo “I AM WORTH” (io valgo), tagliò una tela, ma a differenza di Lucio Fontana, la richiuse poi con una “chiusura lampo”.

L’artista, in una nota trasmessa alla stampa, per spiegare questa sua ultima provocazione, ha affermato: la liberazione sessuale ha portato a chiunque da decenni, giustamente, la fine di tanti, troppi, tabù, ma al tempo stesso ha portato con sé atrocità inaccettabili quali il femminicidio e la relegazione della donna a semplice, banale, scontato oggetto di desiderio, strumentalizzandone il corpo a vantaggio della pubblicità e di altre forme di comunicazione relative al mero lucro.

La storia dell’arte contemporanea non nasconde (né mai lo nascose l’artista stesso) che il taglio di Fontana si ispirava infatti alla vagina della donna. Oggi, questa apertura allora giustificata da un concetto di liberazione, invece dovrebbe offrire la possibilità di essere riscoperta sotto una chiusura lampo, da riaprire quindi per avere un approccio più rispettoso nei riguardi del genere femminile.

L’amore cortese tanto in voga nel Medio Evo, ai tempi di Dante, rappresenta ancora oggi un’evoluzione in senso laico della cultura e della mentalità non soltanto del Medioevo (che dovremmo riattualizzare) riguardante la donna dell’epoca, ma anche di quella dei nostri giorni. Con l’amore cortese infatti, è evidente a chiunque come la figura femminile venga rivalutata, le si attribuiscono virtù altissime e diventa fondamentale proprio il rispetto che l’uomo le deve portare.

Ecco (come ci dice Hypnos) perché nel Ventunesimo secolo, nel Terzo Millennio, l’amor cortese debba tornare ad imporsi con una rieducazione del maschio umano al vero corteggiamento amoroso. In una nota conclusiva la gallerista ha dichiarato: “Voglio portare questa opera a casa di tutte le donne vittime di abusi per rammentare che il loro valore non deve essere soffocato dalla prepotenza di persone che non rispettano la loro anima”.

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Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Luc Montella
Photo credits: Gilberto Di Benedetto
ID: 374470
Licenza di distribuzione:
Diana Millan

Diana Millan

Magistero in Scienze Religiose conseguito presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa, lavoro per comunicati-stampa.net e sono responsabile editoriale di LiquidArte.it. Appassionata di cinema e libri.
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