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Anna Ancher, la mostra al Museo d’Arte di Skagen (Danimarca)

da Giancarlo Garoia
Lizzy Hohlenberg
L’eredità degli artisti e La Casa dei Pittori di Skagen.

La pittrice Anna Kirstine Ancher (1859- 1935) era nata e cresciuta a Skagen. Era figlia di Ane Hedvig ed Erik Brøndum, il proprietario della locanda della città e di un negozio.
Le prime lezioni di pittura le furono impartite da Karl Madsen, Viggo Johansen e Michael Ancher che vennero a Skagen negli anni ’70 dell’Ottocento. Durante gli inverni del 1875-78, Anna frequentò la scuola di pittura femminile di Vilhelm Kyhn a Copenaghen.
Nel 1877, Michael e Anna si fidanzarono e si sposarono nel 1880. Ebbero una figlia, Helga, nel 1883 e vissero insieme a Skagen per il resto della loro vita. Dal 1884 abitarono nella casa di Markvej, che è stata trasformata nel museo Casa di Michael e Anna Ancher.

Anna Ancher ha goduto di una carriera artistica unica, anche considerando che era una donna in un’epoca in cui era raro che le donne ricevessero un’educazione artistica – non le era nemmeno concesso l’accesso alla Royal Danish Academy of Fine Arts. Fece il suo debutto come artista a Charlottenborg a Copenaghen nel 1880 e ottenne rapidamente un grande successo come pittrice. Il suo motivo preferito era l’ambiente circostante: la casa, il mondo delle donne e dei bambini, ed è l’unica pittrice di Skagen che ha ripetutamente ritratto la vita religiosa a Skagen.

Il Museo di Skagens ospita la collezione di capolavori degli artisti scandinavi attivi a Skagen dalla fine del XIX secolo.

La Casa dei Pittori di Skagen
Alla fine del XIX secolo, Skagen era una cittadina di circa 2000 abitanti. Era difficile arrivarci perché non ebbe un porto fino al 1907 mentre la linea ferroviaria fu completata solo nel 1890. Nonostante ciò, fu durante questo periodo che Skagen divenne, per gli artisti, uno dei punti di riferimento più famosi della Scandinavia.

Tra i vari motivi per cui Skagen diventò il luogo di ritrovo per tanti artisti – soprattutto quelli molto giovani e meno affermati che viaggiavano verso la punta dello Jutland – ci fu innanzitutto una sorta di passaparola in quanto i primi artisti giunti in città all’inizio degli anni ’70 dell’Ottocento si incontrarono alla Royal Academy of Fine Arts di Copenaghen e si raccomandarono a vicenda la città. Inoltre, la città forniva abbondanza di elementi paesaggistici en plein air a Skagen senza contare che la popolazione della cittadina era solitamente ben disposta a prestarsi come modello per un compenso modesto. Molte furono le amicizie e i rapporti solidali stretti tra gli artisti e questo fu senz’altro un ulteriore valore aggiunto.

Il gruppo artistico di Skagen faceva parte di un fenomeno internazionale. All’epoca erano numerosi i gruppi artistici in molte parti d’Europa e Nord America ma Skagen era uno dei luoghi di maggior attrazione, richiamando appunto artisti del vecchio e nuovo continente. Non solo pittori, dunque, ma Skagen fu visitata – infatti -anche da autori, compositori, musicisti, cantanti, artigiani e attori, molti dei quali erano tra le personalità culturali più importanti dell’epoca in Danimarca e Scandinavia.

Skagens Museum – L’eredità degli artisti
Intorno al 1900, l’influenza di Skagen sull’arte danese iniziò a svanire, ma nel 1908 venne fondato il Museo di Skagens dagli artisti Michael Ancher, Peder Severin Krøyer e Laurits Tuxen, nonché dal proprietario dell’hotel Degn Brøndum e dal farmacista Victor Chr. Klæbel. Quando l’edificio del museo fu completato nel 1928, la collezione era composta da 325 opere e, con la fusione con le due storiche case museo Anchers Hus e Drachmanns Hus nel 2014, la collezione ora ammonta a quasi 11.000 opere. Una selezione di queste opere è esposta allo Skagens Museum.

 

In foto: Anna Ancher – Interieur mit Mohnblumen und lesender Frau (Interno con papaveri e donna che legge), 1905 by Lizzy Hohlenberg – wiki.
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Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Giancarlo Garoia
Lizzy Hohlenberg
ID: 377830
Licenza di distribuzione:
Diana Millan

Diana Millan

Magistero in Scienze Religiose conseguito presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa, lavoro per comunicati-stampa.net e sono responsabile editoriale di LiquidArte.it. Appassionata di cinema e libri.
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