Da domani, 29 settembre, in libreria il saggio di Alessandra Rapetti dal titolo ‘IL RITRATTO PSICODINAMICO Immagini per ri-conoscersi / Una tecnica di psicoterapia psicoanalitica breve’ con la prefazione del professor Vincenzo Bonaminio (Fefè editore).
Come dimostrano costantemente le cronache, viviamo in una società dove sempre più dilagano le spinte alla distruttività: verso la natura, la cultura, il valore dell’essere umano e delle relazioni. L’intento dell’Autrice nasce da qui: divulgare una tecnica di cura, a lungo sperimentata, orientata a sdoganare le potenzialità del CREARE e del COSTRUIRE. Viviamo in un clima di crescente perdita di senso che genera esistenze svuotate e non più in grado di progettarsi: quindi la psicologia clinica e ancor più la psicoanalisi, come modello di pensiero dinamico e fecondo, sono chiamate a proporre vie nuove che possano restituire l’individuo a se stesso, che lo possano far tornare a essere soggetto e artefice della propria vita. Come nell’arte si maneggia la materia pesante del dolore per trasformarla in creazione, così nella tecnica terapeutica del Ritratto la sofferenza può evolvere da zavorra a risorsa per un cambiamento: ciò avviene attraverso la costruzione progressiva di immagini del Sé, fino a comporre insieme al terapeuta una piccola opera d’arte che è narrazione del mondo interiore e al contempo innesco di crescita.
Oggi i social ci abituano a identità artificiali e superficiali mentre sarebbe di enorme importanza riconnettere la persona con la propria autenticità. La tecnica del Ritratto Psicodinamico, che si oppone alla banalità e all’omologazione, lavora proprio in questa direzione per recuperare l’autenticità e l’irripetibile unicità dell’individuo. La cura del disagio psichico non deve solo fronteggiare la sofferenza nell’immediatezza (col semplice ricorso al farmaco), ma dovrebbe rianimare e riattivare le capacità originali di un pensiero sempre più impoverito e di un mondo emozionale sempre più anestetizzato. La tecnica del Ritratto si propone come una tecnica veloce, ma che non rinuncia alla profondità ed è in grado di ricondurre l’individuo all’importanza del soffermarsi sulla ricerca e scoperta di se stesso, sulla tensione vitale del costruirsi per riacquisire significati, finalità e direzioni.
È idonea per adolescenti e per adulti ed è adatta ad un ampio ventaglio di operatività cliniche, fra cui: disagio giovanile, disturbi identitari, di svuotamento o falsificazione del Sé, sostegno alla fecondazione assistita, crisi di coppia, crisi vocazionali nel clero, patologie classiche, disturbi psicosomatici, post-traumatici, post-Covid.
ALESSANDRA RAPETTI è psicoanalista con formazione presso didatti SPI, avendo tuttavia scelto di rimanere esterna alle associazioni istituzionali. Ha fondato e diretto una scuola di formazione sulle tecniche di intervento clinico, per poi dedicarsi esclusivamente all’attività psicoanalitica, psicoterapica e di ricerca.
VINCENZO BONAMINIO psicoanalista SPI e IPA con funzioni di training. Già docente di Psicologia Clinica e Psicopatologia Clinica e Psicoterapia del Bambino a La Sapienza Roma, è membro fondatore della Società di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia e dell’Adolescenza.