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A Reggio Calabria il ritorno dei Ragazzi di via Pál

“Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”. I risultati ed il video della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”. L’incontro organizzato dalle due associazioni ha ricevuto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Ungheria. I saluti istituzionali di S.E. Ádám Zoltán Kovács (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Ungheria).
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A Reggio Calabria il ritorno dei Ragazzi di via Pál

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“Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”. I risultati ed il video della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”. L’incontro organizzato dalle due associazioni ha ricevuto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Ungheria. I saluti istituzionali di S.E. Ádám Zoltán Kovács (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Ungheria).

“Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”è stato il titolo della conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria con l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Ungheria. Dopo i saluti di S.E. Ádám Zoltán Kovács (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Ungheria) e Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”) la parola è passata a Jámbor Judit Katalin (Presidente Associazione “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”).

Molnár Ferenc, romanziere e drammaturgo, nato a Budapest il 12 gennaio 1878. Frequentò l’università di Ginevra, poi, tornato a Budapest, divenne giornalista. Durante la guerra mondiale fu corrispondente di guerra. È socio della Società Petőfi. Una delle migliori opere di MolnárFerencè A Pál-utcaifiúk (I ragazzi della via Pal, 1907), un romanzo in cui raffigura con acutezza e semplicità poetica il romanticismo della vita dei ragazzi di scuola. Pervaso di profonda umanità e ricco di rari pregi artistici, questo romanzo, in apparenza modesto, raggiunge altezze epiche. Pregevoli sono anche le novelle raccolte nel volume Muzsika (Musica, 1908). A questi due volumi non possono essere paragonati gli altri volumi di prosa di M. Azéhesváros (La città affamata), Eva, Andor (Andrea), A gözoszlop (La colonna di vapore, 1926). Il più riuscito e più profondo dramma di M. è Liliom (1909), grandioso e ardito esperimento, imitato, ma non uguagliato, di spezzare lo scenario e di allargare l’azione. Ispirandosi al sentimentalismo delle grandi città, e sinceramente commosso, il poeta vi ritrova l’ingenuità necessaria alla creazione artistica e con un’invenzione fresca che ricorda la grazia delle leggende medievali, riesce ad abbellire il realismo brutale del mondo basso della capitale. Una commedia di alto valore rimane anche A farkas (Il lupo, 1912). Sempre abile nella composizione e nella messa in scena, M. mira troppo spesso al successo momentaneo e più d’una volta subordina l’elemento poetico alla tecnica ben calcolata. Il suo talento innovatore lo conduce talvolta a un misticismo mondano, poco sentito, come in A fehérfelhő (La nuvola bianca) e in A vörösmalom (Il mulino rosso, 1925). M. osserva pure con molta attenzione il gusto del pubblico e cerca di accontentarlo: così in Azördög (Il diavolo, 1907), A hattyú (Il cigno, 1925), Azüvegcipö (La pianella di vetro), Olympia, A jótündér (La buona fata, 1930). Con l’abilità del drammaturgo di razza egli sa portare anche sulle scene il mondo del teatro, come in A testőr (La guardia, 1910), Játék a kastélyban (Giuoco nel castello, 1927). I suoi Egy haditudósitó emlekei (I ricordi di un corrispondente di guerra) sono pieni di squarci poetici, sinceri e umani.

“I ragazzi di via Pàl”, pubblicato nel 1907, è il romanzo più noto dello scrittore ungherese Ferenc Molnár. Raccontando la battaglia fra due bande di adolescenti per la conquista di un luogo dove poter giocare, l’autore, già all’inizio del Novecento, affronta il tema della mancanza di spazi per lo svago nelle grandi città. Le ragioni del grande successo che ha avuto il libro dal giorno della sua pubblicazione a puntate risiedono nella straordinaria attualità dei temi affrontati quali la mancanza di spazi aperti nelle grandi città; e la scoperta di valori morali e comportamentali che spesso vengono ignorati, soprattutto dagli adulti, quali la lealtà, l’onestà, il coraggio, la generosità, il senso dell’onore, della giustizia e la fede in un ideale. L’eroe positivo è il piccolo Nemecsek, un ragazzo esile, ma coraggioso e generoso, che paga con la vita la voglia di riscatto e d’accettazione sociale, esaltando la morale del dovere ad ogni costo, dell’impegno al massimo delle proprie forze, dell’importanza non tanto del risultato, ma dell’azione in sé. Altro personaggio positivo è Giovanni Boka che, nel ruolo di comandante, con la sua onestà e correttezza, la bontà d’animo e la sensibilità, insegna che il senso di appartenenza al gruppo è fondamentale. A lui spetta, alla fine del romanzo, il compito di mostrare come è doloroso capire il senso vero della vita, quando l’età dei giochi finisce e ci si trova di colpo di fronte alla cruda realtà che non dà scampo, come la morte del suo caro amico. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”, sul tema “Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”.

Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”, sul tema “Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 27 settembre.



Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Giovanni Aiello
ID: 383995
Licenza di distribuzione:
Diana Millan

Diana Millan

Magistero in Scienze Religiose conseguito presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa, lavoro per comunicati-stampa.net e sono responsabile editoriale di LiquidArte.it. Appassionata di cinema e libri.
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