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A Bruxelles è cominciato il 21° Pink Screens Film Festival

da Tiziana Pini
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L’evento conferma l’impegno di Visit Brussels nell’ambito della valorizzazione del turismo Lgbtq+ che ha portato alla recente fondazione della European Lgbtq+ Travel Alliance (Elta), in collaborazione con Aitgl ed ENIT.

È partita il 10 novembre la 21° edizione del Pink Screens, festival del cinema queer di respiro internazionale, organizzato dall’Associazione Genres d’à Côté e da Cinéma Nova, in programma fino al 19 novembre in diverse sale della città, tra cui lo stesso Cinéma Nova, il Cinéma Galeries, il Cinéma Palace e il Cinéma Aventure.

La rassegna comprende un centinaio di pellicole tra documentari, cortometraggi, opere prime e film d’autore, che affrontano a diverso titolo il tema del genere per stimolare il dibattito e lo scambio di idee, con l’obiettivo di sovvertire gli standard, celebrare la pluralità e accendere un faro sulle zone d’ombra che ancora esistono nell’ambito dell’inclusione.

Ursula Jone Gandini, Responsabile Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, dichiara: “Visit Brussels è in prima linea nella promozione di un approccio costruttivo al tema della diversità di genere. Un impegno che passa anche dalla valorizzazione del turismo Lgbtq+ e che ha portato alla fondazione della European Lgbtq+ Travel Alliance (Elta), in collaborazione con Aitgl ed ENIT. L’Associazione, fondata a Milano in occasione della recente Convention Iglta, ha sede a Bruxelles e coinvolge le istituzioni europee per sostenere destinazioni e aziende attive in questo campo. Come hanno evidenziato diverse ricerche condotte da Visit Brussels, per promuovere il turismo Lgbtq+ i primi strumenti sono la legislazione e il coinvolgimento diretto di tutto il sistema dell’offerta turistica locale, che passa anche dagli appuntamenti culturali, come Pink Screens”.

Le opere proiettate nel corso del Pink Screens promettono un vero e proprio giro del mondo: “Te Llevo Conmigo” trasporta gli spettatori dal Messico al confine con gli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore, mentre “Hot My God” si concentra sull’ipocrisia del clero nei paesi dell’Est Europa. E ancora, Libano e Pakistan, con “Joyland”, che mette in scena la complessa dinamica tra la resistenza di storici tabù culturali e le spinte più progressiste. Previsti anche un omaggio a Reiner Fassbinder, con “Querelle”, ultimo capolavoro del regista tedesco uscito nelle sale esattamente 40 anni fa, e una retrospettiva dedicata all’iconico regista portoghese Joao Pedro Rodrigues, che comprende la proiezione dei suoi principali cortometraggi e lungometraggi, incluso l’ultimo lavoro “Fogo-Fátuo”.

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Informazioni sulla pubblicazione

Testo inviato da Tiziana Pini
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Emiliano Cecchi

Emiliano Cecchi

Web Designer per la PuntoWeb.Net sas, mi occupo anche di editoria online sin dal lontano 1996. Già ideatore e curatore di vari portali, sono il co-founder di LiquidArte.it dove svolgo anche il ruolo di content manager. Sono appassionato di storia e di tutto quanto può accrescere la mia cultura.
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